Trasferimenti scolastici a sorpresa: genitori on the road

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“Ho scelto il plesso scolastico Serafini proprio in virtù del fatto che c’erano scuola primaria e asilo, per i miei figli”. Questo il commento di una madre che, a 5 giorni dalla riapertura delle scuole, dovrà riorganizzare tutto l’anno perché l’asilo Crispi, annesso al plesso scolastico della Panfilo Serafini, viene traslocato, in queste ore, nel quartiere Peep, nella palazzina comunale a ‘canone agevolato’ dove è stata accolta anche la sede della Guardia di Finanza di Sulmona. Dunque a chilometri di distanza dal luogo in cui i genitori dei 33 piccoli studenti speravano di accompagnarli ogni giorno. Fortuna che esistono le automobili altrimenti sarebbe stato un problema per accompagnare i bimbi, non più a piedi a due passi da casa o nel quartiere. Il problema resta, il disagio è tanto perché questi traslochi, dell’ultimo momento, stanno diventando una consuetudine, un problema e bisognerebbe avere una sfera di cristallo per capire, nonostante l’iscrizione, i pellegrinaggi delle sedi scolastiche, nonostante siano trascorsi oltre 16 anni dall’ultimo grave terremoto. Sgomento tra i genitori . Se si fosse saputo tempo prima, certe strutture sarebbero rimaste quasi senza iscritti, secondo alcuni, deserte per i genitori dei 33 fanciulli che avrebbero potuto fare conti diversi tra benzina e manutenzione auto. Con quel che cosa la vita oggi! Scelta negata o peggio obbligata per la scuola d’infanzia e soprattutto  l’illusione di poter scegliere diventa amarezza e pesantezza a 5 giorni dalla riapertura delle scuole con buget familiari al lumicino. Ingiusto risolverla dunque con dichiarazioni del tipo: ” le richieste di passaggio da un istituto all’altro, qualora dettate da problematiche logistiche e familiari, saranno valutate attentamente e prontamente accolte”.
Volendo tradurre in parole povere il burocrate di turno: ‘Se proprio dobbiamo, facciamo uno strappo alla ‘nostra’ regola”.

Così è (se vi pare), Luigi Pirandello docet.

  • Maria Grazia Trozzi

    Giornalista d’inchiesta di origine abruzzese. Autrice del libro ‘Il sentiero delle signore’, inchiesta su un grave fatto di cronaca del 1997. In trincea per i diritti delle donne e per la tutela ragionevole dell’Ambiente. Tra i suoi report, quello sulla discarica dei veleni di ‘Bussi officine’ è stato in parte acquisito nella relazione finale della Commissione bicamerale d’inchiesta per le problematiche ambientali del sito. Vincitrice del premio internazionale Flora 2023, impegnata anche nella difesa dei diritti del mondo carcerario, lavora presso l’agenzia internazionale di stampa LaPresse.

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