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Fondazione Carispaq, si chiude l'era Taglieri

Fondazione Carispaq, si chiude l’era Taglieri

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Oggi si vota.

La Fondazione Carispaq, nel pomeriggio, rinnoverà le sue cariche apicali compresa quella del Presidente.

Dopo sei anni si chiude l’epoca di Domenico Taglieri, che gli amici chiamano Mimmo, ma anche l’epoca sulmonese che, con Taglieri appunto, per due mandati ha guidato la importante istituzione.

Era sulmonese perché nostri concittadini, ad affiancare Mimmo Taglieri nel Cda in questi due mandati, ci sono stati i Professori Fabrizio Politi e Livio Pallotta.

Un’epoca che in verità era cominciata molto prima del 2019 con la presenza nel Cda sempre di Taglieri ma prima ancora di Armando Sinibaldi.

E da questa sulmonesità più di qualche vantaggio, a questa città ed alla comunità peligna, ne sono derivati e non di poco conto.

L’acquisto del Cinema Balilla, il progetto di abbellimento della Villa Comunale (i lavori sono già iniziati con la sistemazione della rotonda) e poi il sostegno alla Giostra Cavalleresca, a Muntagninjazz e a Piano Piano per Sulmona, per non parlare degli aiuti economici alle tante associazioni del comprensorio che svolgono lodevoli iniziative sociali e culturali.

Insomma di carne a cuocere ce n’è stata parecchia tutta di qualità.

Si chiude dunque un’epoca e se ne apre un’altra.

Lecito chiedersi chi sarà il successore di Taglieri.

Sicuramente non una figura che provenga dal nostro comprensorio.

La partita per la Presidenza probabilmente sarà tra un esponente del gruppo “marsicano” e uno appartenente al gruppo degli “aquilani”.  

A votare saranno i 18 componenti del Consiglio Generale e i contendenti è il 73enne avvocato aquilano Fabrizio Marinelli e docente universitario e l’imprenditore avezzanese 53enne Marco Fracassi, già componente del consiglio generale della fondazione, ex presidente per due mandati di Confindustria L’Aquila, poi di Confindustria Abruzzo.

Non resta dunque che attendere l’esito delle votazioni previsto in tarda serata per conoscere il nuovo Presidente e il nuovo consiglio di amministrazione. 

  • Nato nel 1956, studi classici e poi laurea in giurisprudenza, oggi è avvocato nella sua città, patria di Ovidio e Capograssi: Sulmona. Da bambino, al seguito del padre ingegnere, ha vissuto, dall’età di 6 sino ai 12 anni, in Africa, tra Senegal, Congo, Ruanda, Burundi, rimanendo anche coinvolto nelle drammatiche vicende della rivolta del Kivu del 1967. Da pochissimi anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte della letteratura e ha già pubblicato tre romanzi: “La Foglia d’autunno”, “L’ombra dell’ultimo manto” e "Virgilia". Quest'ultimo vincitore del premio letterario internazionale Ovidio edizione del 2024. Giornalista pubblicista è anche opinionista del Riformista, di Mondoperaio e del Nuovo Giornale Nazionale e vice direttore de "La Giustizia".

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