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Decreto salva tribunali: oggi inizia il suo iter in Commissione Giustizia

Decreto salva tribunali: oggi inizia il suo iter in Commissione Giustizia alla Camera

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Il Decreto Legge salva tribunali avvia oggi il suo iter parlamentare.

In effetti è il progetto di legge 2570 della Camera, destinato a convertire in legge il Decreto Legge 117/25, che approda, oggi alle 18, al primo esame della Commissione Giustizia.

Si tratta del provvedimento che proroga la soppressione dei tribunali abruzzesi al 1 gennaio 2027 in attesa che avvii il suo iter quel più vasto disegno di legge, approvato il 25 luglio dal governo, che dovrà rivedere i criteri della geografia giudiziaria e pronunciare in via definitiva l’esistenza dei 4 presidi abruzzesi.

Un disegno di legge che però, a oggi, ancora non viene presentato a nessuna delle due camere.

Oggi quindi la Commissione esaminerà per la prima volta il progetto 2570 ma, secondo i regolamenti della Camera, si limiterà solo a fissare il termine per la presentazione degli emendamenti.

E qui ci sarà il redde rationem.

Come abbiamo già scritto attorno all’art.6, quello che ci riguarda, già si sono manifestati alcuni appetiti da parte di territori che hanno visto anche loro la soppressione del Tribunale.

Ovviamente se arriverà un numero elevato di emendamenti da parlamentari rappresentanti territori che hanno subito spoliazioni di presidi giudiziari, si rischia quantomeno un ingolfamento dei lavori.

I tempi non sono lunghi. Il termine per convertire in legge un decreto è di 60 giorni. E deve essere esaminato dalle entrambe le camere.

I 30 giorni di agosto sono trascorsi senza che si facesse nulla quindi ne restano solo 30 (il progetto di legge è stato presentato l’8 di agosto) e dopo l’approvazione deve passare al Senato.

Insomma, c’è da darsi da fare, da muoversi.

E soprattutto c’è da scongiurare la palude, quella metafora parlamentare che indica che di fronte a tantissime istanze su uno stesso tema per non scontentare nessuno in particolare si scontentano tutti.

Amen.   

  • Nato nel 1956, studi classici e poi laurea in giurisprudenza, oggi è avvocato nella sua città, patria di Ovidio e Capograssi: Sulmona. Da bambino, al seguito del padre ingegnere, ha vissuto, dall’età di 6 sino ai 12 anni, in Africa, tra Senegal, Congo, Ruanda, Burundi, rimanendo anche coinvolto nelle drammatiche vicende della rivolta del Kivu del 1967. Da pochissimi anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte della letteratura e ha già pubblicato tre romanzi: “La Foglia d’autunno”, “L’ombra dell’ultimo manto” e "Virgilia". Quest'ultimo vincitore del premio letterario internazionale Ovidio edizione del 2024. Giornalista pubblicista è anche opinionista del Riformista, di Mondoperaio e del Nuovo Giornale Nazionale e vice direttore de "La Giustizia".

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