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Una corsa perfetta, è stata quella della “Madonna che scappa”, simbolo secolare delle tradizioni sulmonesi, che sono sempre il vero patrimonio culturale di una comunità.

Così come perfetta era la piazza, assolata e piena di turisti che hanno approfittato della temperatura più che mite per ostentare maniche corte e scollature.

Un po’ meno altri aspetti dell’evento che la perfezione l’hanno presa a calci.

La mancanza dei tradizionali botti per esempio, in ossequio ad una applicazione pare rigorosa delle norme da parte del questore che evidentemente non ha voluto applicare le deroghe.

Non perfetta anche la mancanza delle autorità che, seppur presenti alla corsa, non hanno partecipato al corteo e vedere quel gonfalone di Sulmona sfilare senza nessuno che lo rappresentasse al seguito non è stato un bel vedere.

Da martedì riprende un’altra corsa invece, quella degli organizzatori delle liste, che dovranno correre contro il tempo per il completamento delle candidature e la raccolta delle firme.

Sarà il leit motiv di questa tornata elettorale, il distacco della gente dalla politica e dalle elezioni.

La percezione è che non ne possano più e che le proposte di candidature vengono respinte al mittente.

Certo c’è da chiedersi cosa serva puntare a 5 o 6 liste quando ne sono quasi pronte solo 3 e se non convenga puntare a completare quelle quasi fatte e basta.

Ma sul punto ci siamo già espressi.

Manie maggioritarie, sbagliate e miopi.

Potremmo sbilanciarci nell’unica previsione al momento proponibile: scenderà ancora il numero dei votanti.

Hurrà e buona Pasqua.

(foto gentilmente concessa da Concezio Presutto)

  • Direttore responsabile. Nato nel 1956, studi classici e poi laurea in giurisprudenza, oggi è avvocato nella sua città, patria di Ovidio e Capograssi: Sulmona. Da bambino, al seguito del padre ingegnere, ha vissuto, dall’età di 6 sino ai 12 anni, in Africa, tra Senegal, Congo, Ruanda, Burundi, rimanendo anche coinvolto nelle drammatiche vicende della rivolta del Kivu del 1967. Da pochissimi anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte della letteratura e ha già pubblicato tre romanzi: “La Foglia d’autunno”, “L’ombra dell’ultimo manto” e "Virgilia". Quest'ultimo vincitore del premio letterario internazionale Ovidio edizione del 2024. Giornalista pubblicista è anche opinionista del Riformista, di Mondoperaio e del Nuovo Giornale Nazionale e vice direttore de "La Giustizia".

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