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Per dirla tutta non è che prima non si potesse andare. O meglio si poteva fare, diciamo così, “abusivamente” per una sorta di tacito accordo che faceva chiudere un occhio e talvolta entrambi, stante l’imperterrita presenza di Stefano Ricottilli, da qualche decennio custode del luogo.

Si perché Ricottilli, con sovrana disinvoltura, non ha mai voluto rinunciare a tenere aperto l’Eremo celestiniano per eccellenza, a dispetto di ordinanze, cantieri, lavori, restauri vari, ogni fine settimana che Dio ha mandato in terra stagioni e condizioni meteo permettendo. Confidando sempre nella protezione di Pietro da Morrone e un po’ anche della Curia vescovile che in diverse occasioni ha comunque organizzato pellegrinaggi o visite.

Così come non si è mai interrotta, nonostante le vicissitudini note ai più, la tradizionale fiaccolata del Fuoco del Morrone.

Chi avesse avuto la voglia di percorrere i circa 1500 metri di salita che separano la sbarra all’inizio della strada dal cancelletto a 620 metri sul livello del mare messo a difesa dell’accesso al romitorio, tutto sommato poteva farlo.

Questo nonostante il tabellone informativo superstite (gli altri non hanno resistito a intemperie e vandali) posto proprio di fronte all’imbocco del sentiero, che avverte i visitatori delle prescrizioni di accesso e di sicurezza, formulate a suo tempo per consentire la riapertura del sentiero e dell’area sottostante, redatte “a gratis” dall’ing. Carlo Speranza nel 2013.  

La novità però è che da alcune settimane è possibile di nuovo, dopo un paio di lustri, accedere a tutta la zona – piazzale dello Chalet, Eremo, area archeologica – in maniera del tutto regolare grazie alla convenzione per la custodia temporanea sottoscritta dal comune e dall’Associazione Celestiniana.

Il sodalizio che da sempre si spende per la salvaguardia e la valorizzazione dei questi luoghi tanto suggestivi e significativi sul piano storico-culturale, quanto simbolici sotto i profilo identitario e spirituale.

A Pasquetta, in particolare, oltre a Stefano che sarà come al solito a guardia dell’Eremo, ci saranno anche i volontari della Celestiniana e delle Frazioni che hanno assunto insieme l’onere della custodia.

Chi salirà non potrà non notare la pulizia della strada, le sfalciature e la manutenzione che i Volontari delle Frazioni hanno messo in opera nei giorni scorsi proprio in previsione delle giornate di festa, per le quali l’afflusso di persone sarà sicuramente rilevante.

Ricordate però che i veicoli non possono salire al piazzale e le auto andranno lasciate prima della sbarra, meglio se nello spazio, ripulito anche quello, dell’ex-campo sportivo situato nelle immediate vicinanze dietro al sacrario dei caduti del 15/18.

Sperando nel bel tempo, finalmente ci si potrà rilassare e godere di uno dei luoghi più belli del circondario. E stavolta legalmente, aggiungeremo.

Buona Pasqua!

 

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