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Tribunali abruzzesi il testo dei due emendamenti di salvataggio

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Presentati gli emendamenti al decreto legge 95/2025, al fine di prevedere la proroga della soppressione dei tribunali abruzzesi prevista per il prossimo 31.12.2025.

Tra i primi quello dei senatori Fina e Di Girolamo che prevede una sospensione di un anno della soppressione spostandola al 1 gennaio 2027.

Il penultimo (a oggi) invece è quello di Liris e Sigismondi che è ben è più articolato ed esteso.

Prevede infatti una sospensione del provvedimento di soppressione sine die, esteso anche ai noti tribunali isolani di Ischia, Lipari e Portoferraio, che è ancorato all’entrata in vigore di un decreto legislativo che riordini la geografia giudiziaria.

Ma è proprio la sua maggiore articolazione, che apparentemente dovrebbe sembrare di più ampia garanzia, a renderlo forse vulnerabile.

La prima perplessità nasce dal fatto che la sospensione viene ancorata alla entrata in vigore di un decreto legislativo, che è figlio di una legge quadro, del tutto inesistenti.

La seconda è che, proprio per questo motivo, sarà problematico dargli una copertura finanziaria.

Poi qualcuno potrà dire che il testo è stato suggerito da qualcuno al governo. Può darsi.

Tanto ormai da decenni le iniziative dei governi in carica tutto sono tranne che rispettose di leggi e regolamenti procedurali.

Se così fosse il nodo gordiano sarà sciolto quando il governo darà il parere sui singoli emendamenti.

Passaggio necessario e propedeutico per la loro approvazione.

Vedremo se, ed a chi, darà parere favorevole.

Una cosa è certa: ictu oculi il testo dei due emendamenti non c’entra un fico secco con il corpo del decreto legge.

Ma anche a questo siamo abituati da anni.         

  • Nato nel 1956, studi classici e poi laurea in giurisprudenza, oggi è avvocato nella sua città, patria di Ovidio e Capograssi: Sulmona. Da bambino, al seguito del padre ingegnere, ha vissuto, dall’età di 6 sino ai 12 anni, in Africa, tra Senegal, Congo, Ruanda, Burundi, rimanendo anche coinvolto nelle drammatiche vicende della rivolta del Kivu del 1967. Da pochissimi anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte della letteratura e ha già pubblicato tre romanzi: “La Foglia d’autunno”, “L’ombra dell’ultimo manto” e "Virgilia". Quest'ultimo vincitore del premio letterario internazionale Ovidio edizione del 2024. Giornalista pubblicista è anche opinionista del Riformista, di Mondoperaio e del Nuovo Giornale Nazionale e vice direttore de "La Giustizia".

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