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Si dice alla volemose bene.

Una pace di circostanza, forzata da esigenze strategiche e tattiche più che ispirata dalle ragioni del cuore.

E così il nuovo assessore al bilancio spunta all’improvviso dal cilindro e tra la maggioranza e Vincenzo Di Cesare volano biglietti d’amore.

Sì, come i biglietti che, quando non esisteva whatsapp, non esistevano i telefonini e l’unica comunicazione erano le cabine di Piazza Venti, lasciavamo nei diari delle ragazze che volevamo conquistare.

L’assessore è Gianluca Giammarco il quale lancia messaggi di gratitudine:

“Ringrazio il sindaco per la fiducia che ha riposto nella mia persona,” e poi parole di affetto per Marianna Scoccia e Andrea Gerosolimo, “che tramite i consiglieri del gruppo civico hanno condiviso la mia nomina”.

Sul lavoro futuro ha detto che la sua nomina “è un grande segnale di continuità. Mi sono confrontato con il sindaco per proseguire con coerenza il lavoro avviato. Un ringraziamento va anche al mio predecessore, Alessandro Pantaleo, con il quale mi sono sentito telefonicamente”.

Sotterra l’ascia di guerra anche Di Cesare: “Luca Tirabassi è il sindaco che ho scelto di sostenere e continuo a farlo con coerenza”.

“Ne ho dato dimostrazione concreta in consiglio comunale”, ha proseguito il consigliere di Fratelli d’Italia, “con il mio voto favorevole sul bilancio consolidato”.

Insomma per ora le tempeste sono passate e le nuvole all’orizzonte sono state diradate.

  • Nato nel 1956, studi classici e poi laurea in giurisprudenza, oggi è avvocato nella sua città, patria di Ovidio e Capograssi: Sulmona. Da bambino, al seguito del padre ingegnere, ha vissuto, dall’età di 6 sino ai 12 anni, in Africa, tra Senegal, Congo, Ruanda, Burundi, rimanendo anche coinvolto nelle drammatiche vicende della rivolta del Kivu del 1967. Da pochissimi anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte della letteratura e ha già pubblicato tre romanzi: “La Foglia d’autunno”, “L’ombra dell’ultimo manto” e "Virgilia". Quest'ultimo vincitore del premio letterario internazionale Ovidio edizione del 2024. Giornalista pubblicista è anche opinionista del Riformista, di Mondoperaio e del Nuovo Giornale Nazionale e vice direttore de "La Giustizia".

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