San Basilio, comunicato di Padovani e Verini

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Riceviamo e pubblichiamo.

Comunicato stampa dei consiglieri Gianni Padovani e Enrico Verini. Finalmente l’Amministrazione si è accorta del gran pasticcio di San Basilio. Con il trasferimento di Economia l’area verso la paralisi, urge intervenire. Penoso lo scaricabarile tra le Istituzioni coinvolte.

La grana San Basilio sta per esplodere, come avevamo previsto in diverse interrogazioni presentate al Comune dell’Aquila in tempi non sospetti. La miccia è stata accesa dall’ex preside di Economia, prof. Fabrizio Politi, che ha affidato ai social un durissimo intervento contro l’Amministrazione cittadina, dove si critica in particolare il trasferimento della facoltà di Economia dalla sede di Acquasanta, dove ora insiste il carcere minorile, a quella provvisoria e chiaramente non idonea di San Basilio. Al prof. Politi ha risposto per le rime il Sindaco, con una lunga intervista a Laquilablog che contesta tutta la linea la politica di Univaq sulla destinazione degli spazi di Economia. Non ci interessa la polemica tra Sindaco ed Univaq ma dobbiamo per onestà ricordare che la questione è incancrenita per la mancata ricostruzione dell’ex San Salvatore, dove avrebbe dovuto trovare sistemazione Economia, un cantiere strategico che la governance Univaq non è riuscita neppure ad iniziare, problema grave sul quale pure siamo intervenuti. (ci saremmo aspettati, a leggere Politi che oggi ci dà ragione su tutta la linea, una parola di apprezzamento in quella occasione, anche dissonante da quanto il fortunatamente oramai ex rettore, scrisse, peraltro in maniera a dir poco cafonesca) Ci fa comunque piacere il fatto che la questione sia finalmente esplosa e sia arrivata all’attenzione di una Amministrazione distratta e di una Università la cui governance non è riuscita a ricostruire nessuno, ma proprio nessuno, degli immobili in centro storico (Via Roma, Via Cascina, Via Verdi, ex San Salvatore, ecc.) per non parlare del disastro architettonico che è il polo di Coppito nonché della palese incapacità di acquisire nuovi e moderni spazi per la didattica (e lasciamo perdere in questa sede il flop del Collegio di Merito, ci torneremo…). Appare superficiale, come fa Univaq, attribuire tutta la responsabilità dei ritardi ad altri, e pure sembra inaccettabile, come fa il Sindaco, occuparsi della questione soltanto adesso, sotto la spinta emergenziale, al di fuori di una visione complessiva dell’impatto di una realtà importante come Univaq sull’ordito urbanistico cittadino. L’urgenza consiste nel ricollocare entro l’estate quasi ottocento studenti, il collegato corpo docente e personale applicato ai corsi di Economia e la “soluzione” di San Basilio individuata dal rettorato è approssimativa ed inapplicabile, dato che l’area è già satura, trafficatissima, priva di parcheggi e servizi. Lo spostamento di ulteriori centinaia di persone in quella zona – e finalmente l’Amministrazione se ne accorge! – porterà a breve alla paralisi di un nodo già oggi ultra congestionato. E neppure il Sindaco può davvero pensare, come dice nell’intervista, che il problema si risolva con una navetta da Acquasanta e con il futuro parcheggio alla Rossi (osserviamo che nella risposta alla nostra interrogazione il parcheggio “salvifico” veniva individuato in quello da fare in Via della Croce Rossa…forse si improvvisa nelle risposte?). Quando saranno pronti gli stalli alla Rossi? Dove sono le centinaia di parcheggi liberi ad Acquasanta? Dove sono i soldi per assicurare un servizio navetta efficace da Acquasanta al Centro? Chi paga questo oneroso servizio? Non si comprende con quali risorse AMA Spa possa garantire un servizio di navetta gratuito (?) a 900 persone in tutto, in orari compatibili con le attività didattiche e quindi con frequenza multipla e ripetuta nel corso della giornata, sei giorni su sette. Anche su questo, il Comune non fornisce alcuna pezza di appoggio per quella che appare come una spesa evidentemente insostenibile per AMA che già deve fare i conti con una situazione economico-finanziaria critica, deteriorata ed appesantita dall’inflazione. Il caos a San Basilio, ricordiamo al Sindaco, sarà tra un mese, non tra un anno! A fronte di una paralisi certa, il Comune lancia soluzioni a casaccio, scelte chiaramente improvvisate assunte al di fuori di un quadro di buona programmazione e coerente organizzazione. Univaq ed Adsu fanno le cose al contrario, prima spostano gli studenti e poi si preoccupano dei servizi! Ma neppure il Sindaco deve lavarsene le mani: Univaq è la principale azienda della Città e se la governance dell’Università mostra carenze e ritardi, la questione non può non interessare il Comune per l’importante impatto sulla qualità della vita degli aquilani di qualsiasi decisione, anche in materia urbanistica, assunta dal rettorato. In verità sono tutti responsabili, Comune e Università. La necessità di ricollocare i corsi di Economia è nota da anni ma le due istituzioni hanno operato in ottica del day-by-day, senza applicare la dovuta diligenza per trovare una sede alternativa e senza curarsi dei disagi enormi provocate sulla comunità da scelte tanto improvvide quanto superficiali. Abbiamo invitato insistentemente il Sindaco ed il Rettore ad affrontare la questione San Basilio più volte, l’ultima nel gennaio di quest’anno, ed abbiamo chiesto con forza l’avviamento di un tavolo di confronto coinvolgendo anche Adsu e studenti, per elaborare una proposta alternativa per Economia. Siamo ad agosto, i corsi ripartiranno a breve, il tavolo non è partito neppure, ma il problema sta lì, resta ed è drammatico. L’unica certezza in questa incresciosa vicenda, giunta al capitolo finale e penoso dello “scaricabarile” tra istituzioni, è che si sono fatti trascorrere inutilmente anni. La tenuta dell’immagine e dell’attrattività dell’Università dovrebbe preoccupare, e tanto, anche l’Amministrazione. Oppure si pensa di continuare come adesso, scatenando carri attrezzi e multe a raffica, per cercare di arginare la maleducazione, ma anche la disperazione, di chi dopo aver girato mezz’ora senza alcun esito lascia la macchina in divieto di sosta? Sanzioni fatte senza regolarità e senza una logica di educazione perché, grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione, da otto anni non abbiamo neppure un Comandante dei vigili urbani…no comment.

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