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Progetto “Il teatro delle acque”

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Riceviamo e pubblichiamo.

Il progetto “Il Teatro delle Acque” seconda edizione Dal teatro al turismo esperienziale: “strade da percorrere”.

Il Progetto di Turismo Esperienziale realizzato con il contributo della Fondazione Carispaq consiste nella formazione di un itinerario artistico esperienziale che prende le mosse da contesti di natura culturale ed antropologica preesistenti nel territorio. I contesti storici – architettonici dei luoghi individuati offrono spunti di notevole valore per momenti culturali fortemente socializzanti, oltre ad essere luoghi attraversati anche da “Le Ciclovie dell’Acqua”, il cui centro strategico del sistema di ciclovie è Sulmona con l’anello della CiclOvidia da cui si diramano, la Ciclovia del Gizio verso Pettorano e la Ciclovia del Sagittario verso l’Oasi naturalistica delle sorgenti del Cavuto e la Ciclovia del Vella verso Pacentro. C’è poi il contesto ambientale, in cui l’acqua domina la “scena” facendo vivere grandi suggestioni e dove le nostre proposte diventano un forte elemento di coesione e di rappresentazione. L’acqua, che è sì informe ma che contiene tutte le forme, in fondo come il teatro, al di là dei significati simbolici di sacralità e di quelli psicoanalitici legati alla vita e alla morte, allo stesso tempo è movimento per eccellenza capace di giocare con la “finzione” della rappresentazione. La fascinazione che permea questo progetto è che il teatro non solo esce dal luogo chiuso, ma si immerge magicamente nella natura, abbandonando la stessa idea di palcoscenico come struttura fissa e rigida per entrare in gioco con il territorio e ancora di più con l’acqua. In questo contesto variegato e ricco di spunti artistici il “luogo teatrale” non vuol essere il semplice contenitore della rappresentazione, spazio dove si costituisce e costruisce l’interazione tra attori e spettatori, guide e viaggiatori ma dove fra di loro ci si confonde. Uno spazio magico che può gonfiarsi, restringersi, dilatarsi secondo il modo con cui si creano contagi, influenze, onde d’emozione, di accordo o di ripulsa. Questo mondo “magico e magnetico” è possibile costruirlo a partire dalla possibilità di programmare un percorso, originale ed organico in grado non solo di colpire l’immaginazione dello spettatore/visitatore ma anche di elevare a ruolo d’”attore” lo spettatore stesso, che quindi potrà vivere l’esperienza nella sua totalità, una esperienza legata al teatro, ma anche al paesaggio, al camminare, all’andare in bicicletta all’osservare, all’assaporare, dove i 5 sensi verranno stimolati e attivati attraverso il forte legame tra narrazione, azione e natura.

  • Ventitrè anni, laurea triennale in Filosofia alla La Sapienza di Roma, sta concludendo il percorso di laurea magistrale. Si interessa di attualità fin dai tempi del liceo partecipando alla pubblicazione del giornalino scolastico. Come blogger scrive di politica estera e interna. Appassionato di storia contemporanea, amante di cultura e di spettacolo, si è cimentato nella narrativa e nella partecipazione attiva ad eventi culturali del territorio.

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