Riceviamo e pubblichiamo un omaggio a Papa Francesco di Antonio Lera, Presidente AGAPE Accademia Caffè Letterari d’Italia e d’Europa
Nessuno si salva da solo
Ma la salvezza comincia da ciascuno di noi!
Inizia oggi la pontificazione di Papa Francesco che ha apparecchiato in vita il convivio spirituale di cui godremo dopo la sua Resurrezione (perché di questo si tratta) e ne possiamo vedere i segni già al suo funerale dove coesistono grandezza ed umiltà.
Ed è stato lui il primo a costruire “il Cielo in terra”, con quelle virtù che più gli appartengono e che sono figlie di uno studio meditato e profondo che affonda le sue radici in San Paolo e Sant’Agostino.
E come egli stesso ha detto riferendosi a tutti noi come indicazione precisa spirituale, parlando ancora al presente della sua immensa azione apostolica “quello che fa non andrà perduto”.
Ne sono profondamente convinto che è l’inizio questo di una rivoluzione dello spirito tra i popoli e la riprova sta nell’atteggiamento dei politici del pianeta che si sono stretti attorno ad un feretro, comprendendo finalmente di trovarsi di fronte ad un baratro!
Può essere l’ occasione per pensare il bene comune, di stabilire la regola del noi, in quel sentire e vivere insieme predisposto dal Santo Padre “perché il bene non va mai perduto, rimane per sempre”, come dalle sue Parole.
Quindi ritengo che la sua forza catecumenale si sia centuplicata ed abbia assunto le dimensioni del non ritorno come una enorme enciclica dei valori esistenziali che non ha bisogno di essere scritta o rappresentata poiché è scolpita in tutti i cuori.
Il suo messaggio arriva semplicemente da “una persona generosa e servizievole, mite, paziente” che ci invita se non altro per seguirne il buon esempio ad essere così in un modello tale per cui ciascuna persona, tra noi che gli sopravviviamo, “non è invidiosa, non chiacchiera, non si vanta, non manca di rispetto”.
Su quest’ultima parola, Rispetto, poggia il suo vangelo restituendo al mondo quello che gli manca di più ed in questo momento di raccoglimento e di richiesta perpetua di preghiera di cui ancora ci arriva l’eco delle sue parole “Sorelle e Fratelli, pregate per Me! ” che possiamo comprendere la necessità che gli altri preghino per ciascuno di noi in questa dimensione collettiva della fede dove appare chiaro finalmente che Nessuno si salva da solo!
Non resta che ringraziare Papa Francesco.