Dai gruppi di Noi Moderatio e Sulmona al Centro riceviamo e pubblichiamo
Leggiamo l’ennesimo comunicato della minoranza pieno di menzogne, fantasie e malafede politica. È chiaro il loro obiettivo: provocare tensioni per fermare il lavoro della maggioranza. Ma possono stare tranquilli: non gli riuscirà.
Partiamo dai fatti:
Sui revisori dei conti non c’è mai stato alcuno scontro. La maggioranza ha condiviso da subito il nome del Dott. Aurelio Rotolo, stimatissimo professionista di questa città m. Il resto sono solo invenzioni della minoranza che prova a costruire un film per giustificare la sua esistenza politica, ridotta oramai ai minimi termini.
Parlano di “tana”?
La tana l’hanno fatta i sulmonesi alle elezioni, quando hanno bastonato senza pietà il centrosinistra, mandandoli a casa dopo tre anni in cui hanno distrutto la città con incapacità, improvvisazione e liti continue.
Oggi quegli stessi signori, invece di chiedere scusa alla città per il disastro lasciato, vengono a fare lezioni di amministrazione. Ridicoli.
Questa opposizione non propone nulla, non costruisce nulla, non difende Sulmona. È il solito gruppo di professionisti dell’odio e del fallimento, che vive solo di comunicati stampa e attacchi personali. Ci accusano perché non hanno argomenti, ma la verità è semplice: gufano contro la città sperando che le cose vadano male.
Noi invece lavoriamo, con responsabilità e serietà, anche dentro dinamiche politiche che fanno parte della vita di ogni amministrazione. Le discussioni interne ci sono e ci saranno sempre, ma fanno parte di un percorso di crescita, non di resa.
La differenza tra noi e loro è semplice:
Noi siamo maggioranza perché ci hanno votato i cittadini.
Loro sono opposizione perché gli elettori li hanno sonoramente bocciati. Punto.
Chi parla di “guerra tra bande” guardi in casa propria perche il povero Gianfranco Di Piero cerca ancora i colpevoli del suo fallimento politico. Noi Moderati e Sulmona al Centro non prendono lezioni da chi ha lasciato questa città più povera, più divisa e più debole.
La campagna elettorale è finita: mettetevelo in testa.
Noi andiamo avanti, con determinazione e rispetto dei cittadini. A voi lasciamo i comunicati di disperazione.