Skip to content

Lo striscione della III C in gita scolastica

Ultimi articoli

Passerà alla storia come lo striscione della discordia.

Ah no, quello era il pomo che quando passò di mano scatenò un casino di corna e reazioni violente di mariti traditi e infine una caspita di guerra (quella di Troia) che durò venti anni.

Mbè comunque ‘sto striscione, anche se non è il pomo, sempre discordia sparge attorno a sé.

Certo che è paradossale che, in una città che molti definiscono agonizzante, durante la campagna elettorale gli unici temi che destano interesse sono le polemiche attorno a uno striscione.

Avremmo preferito che si accapigliassero per altro, litigando sulla reale vocazione di questa città, sui rimedi per impedire la soppressione dei presidi, sulle strategie con le quali concordarsi con il resto del territorio o sulla zona sud di C.so Ovidio.

Invece giù botte da orbi per un “già visto”.

Uno slogan, in effetti, che non fa ridere né sembra molto acuto, anzi per niente.

Anche perché di “déjà vu” in questa città se ne vedono (ci si perdoni la tautologia) da tutte le parti.

Oseremmo dire che è una collezione di “già visti”, triti e ritriti e fa niente se a ogni elezione prendono tranvate sui denti ma si ripropongono sempre con imperitura tenacia.

Pure i candidati sindaci, che in effetti sarebbero tutti delle new entry, sono dei déjà vu, figuriamoci il resto della brigata registi occulti ed eminenze grigie comprese.

Quindi cari cameratini ‘sta battuta non è per niente originale.

Ma fin qui io ci passerei sopra.

Una goliardata di 4 ragazzacci. Roba da IIIC in gita scolastica con quelli seduti all’ultima fila del pullman che mettono sul lunotto un cartello con la frase “cornuto chi legge”.

Il livello è questo e ci sarebbe solo da ridere, o da piangere, se non che, dietro lo striscione, in bella vista, come una fila di salmoni, appaiono personaggi che ragazzacci proprio non sono.

E si scorgono un senatore della Repubblica, una consigliera regionale, un ex amministratore del comune di Sulmona, un chirurgo ortopedico molto noto in città.

Tutta gente che in gita ci sarà andata almeno un paio di decenni fa, forse di più.

Chissà cosa hanno pensato quando hanno deciso di schiaffarsi dietro a quella specie di sindone politica.

Se ci fosse stata una pattuglia della Stradale gli avrebbe fatto il palloncino.

No perché sennò non si spiega.

Avranno pure avuto, qualche volta nella vita, il senso della dignità delle istituzioni che rappresentano e francamente dai banchi di Palazzo Madama, o dell’Emiciclo, all’ultima fila dell’autobus della gita scolastica il salto è troppo.

O forse è adeguato. Chissà.

Noblesse oblige.

  • Nato nel 1956, studi classici e poi laurea in giurisprudenza, oggi è avvocato nella sua città, patria di Ovidio e Capograssi: Sulmona. Da bambino, al seguito del padre ingegnere, ha vissuto, dall’età di 6 sino ai 12 anni, in Africa, tra Senegal, Congo, Ruanda, Burundi, rimanendo anche coinvolto nelle drammatiche vicende della rivolta del Kivu del 1967. Da pochissimi anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte della letteratura e ha già pubblicato tre romanzi: “La Foglia d’autunno”, “L’ombra dell’ultimo manto” e "Virgilia". Quest'ultimo vincitore del premio letterario internazionale Ovidio edizione del 2024. Giornalista pubblicista è anche opinionista del Riformista, di Mondoperaio e del Nuovo Giornale Nazionale e vice direttore de "La Giustizia".

    Visualizza tutti gli articoli

Altri post

A Derry in Irlanda mangi italiano

di Antonio Di Bacco. Nel cuore di Derry, La Sosta rappresenta da trent’anni un’icona della cucina italiana autentica. Fondata nel 1995, questo ristorante ha portato

Sinistra Italiana torna sulla Snam

Riceviamo e pubblichiamo: LA QUESTIONE SNAM TORNA IN CONSIGLIO REGIONALE: AVS AUSPICA L’APPROVAZIONE DELLA RISOLUZIONE CON VOTO UNANIME. Martedì 6 maggio la questione Snam tornerà