L’attentato a Ranucci colpisce da vicino anche Sulmona.

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La bomba messa sotto l’auto di Sigrfrido Ranucci, il volto di Report, la più coraggiosa trasmissione di inchiesta della televisione italiana, è una intimidazione rispetto alla quale ci protremmo sbizzarire a scovare agettivi all’altezza della indignazione che suscita in tutti noi, soprattutto per chi nell’informazione opera e sente sulla propria pelle l’enormità della vicenda.

Lo è ancora di più a Sulmona, per varie ragioni e, soprattutto, perché questa città e questa Valle hanno formato da sempre giornalisti di valore che si sono spesso affermati a livello nazionale, diventando spesso penne di primo piano sia in televisione, sia in testate prestigiose.

A partire dall’ultimo candidato sindaco del “campo largo” in città, Angelo Figorilli, che ha concluso la sua carriera come inviato speciale del TG2, cito quelli che mi vengono in mente al volo come Gianni Giovannetti, Franco Avallone, Giuseppe Guastella, Maria Lucia Monticelli, Laura Di Pillo, Paolo di Giannantonio, Antonio Ranalli. Non me ne vogliano gli altri che non cito solo per fallacia della memoria.

Però, rispetto a questo specifico, preoccupante episodio, la città di Sulmona è coinvolta direttamente perché il regista storico di Report, fin dall’era Gabanelli, è Claudio Del Signore che a Sulmona è nato, cresciuto, ha studiato e mosso i primi passi prima a Radio Studio7 di Pratola Peligna e poi in quella Videosse che divenne una vera fucina di operatori dell’informazione.

La passione di Claudio e il suo carattere poco incline ai compromessi sul piano delle idee, il grande amore per il mezzo televisivo e la creatività che ha trasferito nel “mestiere” lo hanno portato a diventare una colonna portante dietro le quinte della trasmissione.

Se Report è quello che è lo dobbiamo anche a questo schivo e anomalo sulmontino. Chi scrive lo ha consciuto bene e quindi può affermarlo senza dubbio alcuno.

Quindi da Rete5 tutta la vicinanza e la solidarietà in questo momento davvero difficile per una trasmissione scomoda che, può piacere o meno, essere d’accordo o meno sulla sua impostazione, ma è tuttora un riferimento in questo campo.

Un abbraccio a Claudio e WE STAND WITH REPORT!

 

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