Comunicato stampa dei consiglieri comunali Padovani, Verini, Scimia, Iorio e Serpetti.
L’argomento dell’interrogazione è lo stato di attuazione del progetto per la realizzazione, a L’Aquila, della “Scuola di alta formazione per la Pubblica Amministrazione”. Un’operazione decisa e definita nel lontano 2021 e finanziata con €20mln nel 2023. “Ebbene di questo progetto – osservano Padovani, Verini, Scimia, Iorio e Serpetti – si sono perse le tracce. Dopo i soliti fuochi pirotecnici, tipici della comunicazione esagerata ed autocelebrativa dell’Amministrazione, sulla Scuola è scesa da 15 mesi una cortina di piombo e nulla sappiamo sul destino dell’iniziativa”.
“E’ il caso di ricordare – sottolineano – che la Scuola di specializzazione è un progetto strategico rilevante ai fini della rinascita del Capoluogo, valorizzandone la vocazione per la Ricerca&Sviluppo, dato che nel comprensorio operano realtà qualificate e consolidate con le quali il nascente polo didattico potrebbe concludere specifici accordi di cooperazione e promozione delle sinergie. L’obiettivo è quello di portare centinaia di dirigenti delle amministrazioni statali e periferiche ad aggiornarsi a L’Aquila; questo crea capitale umano per il Paese ed effetti diffusivi di fertilizzazione e sviluppo per il comprensorio. La Scuola, inoltre, avrebbe tra le sue missioni attività peculiari – come la formazione nella prevenzione/gestione delle emergenze e la ricostruzione con i molteplici e correlati aspetti – che ne farebbero punto di riferimento originale a livello europeo, grazie alle competenze uniche sviluppate a seguito del terremoto. Noi pensiamo questo progetto come un qualcosa di molto ambizioso ed il brand della Scuola potrebbe essere reale segno distintivo per L’Aquila, presenza viva e costante, polo culturale e scientifico di eccellenza”.
“Lo stanziamento di €20mln – si legge ancora nell’interrogazione – è stato assegnato al Comune da oltre due anni e si tratta del più imponente investimento destinato ad una struttura formativa pubblica in Italia. Ma il Comune dorme, dato che in qualità di soggetto attuatore avrebbe dovuto dare avvio alla procedura pubblica di individuazione dell’immobile da destinare a sede della Scuola entro il 2023, cosa che evidentemente non è stata fatta”. I consiglieri denunciano il “concreto il rischio di perdere le risorse già disponibili, dato che il 31.12.2026 è il termine di ultimazione dell’intervento. Anche su questo progetto, come in molti altri casi, il Comune si è distinto per ‘trasparenza zero’. Noi riteniamo che i cittadini abbiano diritto di sapere se/come/dove la Scuola si farà. E gli altri soggetti PUBBLICI coinvolti nella firma della Convenzione (USRA, SNA ed Univaq), è mai possibile che non abbiano nulla da dire, a fronte di un incredibile ritardo attuativo?”.
Nell’Interrogazione al Sindaco i consiglieri chiedono pertanto di sapere “con quali azioni il Comune pensa di poter colmare l’incomprensibile ritardo accumulato nella realizzazione del progetto” e “per quale motivo non esista un cronoprogramma dell’intervento condiviso con il Consiglio comunale”.
“Attendiamo di conoscere la verità – conclude l’interrogazione – e sarebbe veramente imperdonabile perdere questa grande occasione di sviluppo del territorio, magari per distogliere le risorse, come purtroppo è già avvenuto, a beneficio di altre opere molto discutibili (come l’orrenda pensilina in Piazza o la candida pavimentazione) o spese per la pseudocultura senza alcun valore di investimento ma di valenza altamente clientelare.