I Consiglieri Gianni Padovani ed Enrico Verini hanno diffuso il seguente comunicato.
Nella nostra città, da sempre, è mancato un servizio notturno di taxi essendo coperta la sola fascia oraria che va dalle 07.00 alle 24.00.
Questa circostanza ci pone in una posizione un po’ “antica”, ferma a dinamiche del passato, altrove superate.
Se già da decenni, chiunque si sia recato all’estero per qualsiasi motivo, sa bene che è del tutto normale ed anzi favorito dalle autorità locali il ricorso al servizio taxi anche nelle ore notturne, nel nostro paese questa cultura ha fatto fatica ad imporsi e solo in epoca recente comincia a diffondersi nel paese.
L’Aquila ancora non si adegua e resta ancorata ad abitudini oramai sorpassate, non prendendo atto che i tempi sono cambiati e che, soprattutto nelle ore notturne, è necessario aderire alla buona abitudine di non guidare quando si bevono alcolici a cena o dopo cena, anche al di sotto dei limiti previsti.
La questione attiene in primis la sicurezza stradale e, in questo senso, l’inasprimento recente delle sanzioni per infrazioni di questo tipo, ha in qualche misura almeno contribuito a porre l’argomento al centro delle riflessioni.
La normativa relativa alle licenze dei taxi, in Italia contingentata, oggi permette azioni fino a ieri più complicate; in particolare, la legge 9 ottobre 2023, n.136 che ha convertito il decreto-legge n. 104 del 10 agosto 2023, intitolato “Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività’ economiche e finanziarie e investimenti strategici”, permette le cosiddette licenze bis.
Il novellato comma 5-bis consente ai titolari di licenze taxi di ricorrere a seconde guide, in turnazioni orarie aggiuntive diverse da quelle già svolte avvalendosi, a tal fine, di sostituti alla guida che devono essere iscritti nel rispettivo ruolo dei conducenti. Il successivo comma 5-ter delinea un modello di procedimento amministrativo in chiave semplificata, mediante presentazione al comune di apposita comunicazione di inizio attività.
In parole povere ogni titolare di una licenza di taxi può far utilizzare la sua vettura ad un secondo conducente per coprire fasce orarie non coperte dal servizio; all’Aquila, per esser chiari e per fugare ab origine ogni polemica in un settore che di giorno non vede assolutamente l’esigenza di nuove licenze (perché le attuali sono in numero appropriato), attraverso questa misura può finalmente essere organizzato anche un servizio notturno di taxi.
Ne beneficerebbe l’occupazione con nuovi posti di lavoro, i cittadini che potrebbero adottare abitudini che altrove sono oramai acquisite, uscendo la sera in maniera sicura e non dovendo rinunciare anche ad un bicchiere di vino a cena per paura delle conseguenze, i gestori dei locali che proprio per l’inasprimento delle sanzioni automobilistiche già menzionate, hanno registrato un sensibile calo di vendite.
Più in generale questa misura preparerebbe L’Aquila a quella dimensione internazionale da molti auspicata, di città turistica che offre servizi anche ai turisti e, soprattutto, sarebbe pronta ad accogliere tutto quello che comporta l’esser stata indicata come Capitale della Cultura.
Auspichiamo quindi che le associazioni dei taxisti aquilani si muovano in tal senso e controlleremo però che questa nuova occasione venga usata solo per gli scopi descritti, non diventando un modo furbesco di qualcuno per andare ad alterare il mercato diurno che, come ricordato, già così è saturo.
I Consiglieri Enrico Verini e Gianni Padovani