di Maria Trozzi corrispondente LaPresse.
Archiviazione per particolare tenuità del fatto per Mario Pizzola e altri 5 ambientalisti che, ad aprile, violarono il divieto del questore dell’Aquila, Fabrizio Mancini. I vertici aquilani della Questura vietarono l’azione “di obbedienza civile nonviolenta” annunciata da Pizzola, leader locale del coordinamento ‘Per il clima Fuori dal fossile’ di Sulmona (L’Aquila). Azione programmata il 17 aprile alle ore 11.30 dinanzi al cantiere della Snam a Sulmona, per la realizzazione della centrale di spinta. Pur non autorizzati, i 6 attivisti allestirono il presidio a Case pente di Sulmona, all’ingresso del cantiere della Snam, contro l’opera considerata strategica dallo Stato italiano per gli approvvigionamenti energetici che affrancheranno l’Italia dal bisogno di gas russo. La denuncia conseguente è stata oggetto di innumerevoli critiche da parte dello storico ambientalista, anche durante la sua campagna elettorale, per le elezioni amministrative di Sulmona. Gli attivisti criticarono l’iniziativa della Procura il 12 maggio nel pieno della campagna elettorale per le amministrative. Pizzola si candidò ottenendo 156 preferenze dei 363 voti complessivi ottenuti dalla lista ‘Alleanza verdi sinistra ‘ a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra, Angelo Figorilli, sconfitto al primo turno dal candidato Luca Tirabassi, attuale sindaco di Sulmona.