L’inflazione a marzo 2025 aumenta, secondo quanto comunicato dall’Istat: “A marzo 2025 l’inflazione aumenta, portandosi all’1,9% dall’1,6% di febbraio. Tale evoluzione risente principalmente dell’andamento delle componenti più volatili dell’indice.”
E in Abruzzo cosa succede? Nella nostra regione l’inflazione relativa allo scorso mese è a +2,1%; ciò comporta un aumento dei prezzi per le famiglie abruzzesi più della media italiana.
“La vita in Abruzzo costa di più, ogni mese ogni anno di più”. Daniele Licheri (nella foto), segretario regionale di Sinistra Italiana-AVS lancia l’allerta.
“L’inflazione per gli abruzzesi galoppa più della media italiana: a marzo in Abruzzo siamo al +2,1% nel giro di un anno a fronte di una media nazionale del +1,9%, secondo le rilevazioni Istat dei prezzi al consumo. Questo per le spese in generale, dei prodotti ad alta frequenza di acquisto. Ancor peggio va con il carrello della spesa: gli aumenti dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono cresciuti a livello nazionale del +2,1%”, aggiunge Licheri.
Non solo: “Nel primo trimestre 2025 i prezzi al consumo evidenziano aumenti più elevati per le famiglie con minore capacità di spesa e relativamente più contenuti per quelle con livelli di spesa più alti (+2,0% e +1,8% rispettivamente)”. La sveglia al governo regionale.
“Gli aumenti dei prezzi e dei servizi sono un campanello di allarme che chi governa deve considerare. Invece i governi regionale e comunali continuano ad aumentare le tasse, come ha fatto la giunta Marsilio con l’Irpef, e le tariffe come per i trasporti, come per le mense scolastiche. Così si allargano i disagi delle famiglie, si bloccano i consumi e si sfianca tutto il sistema economico” tuona Licheri.