Crisi Marelli, incontro al Ministero

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di Lucia Abbatantuono vicedirettrice de lagiustizia.net.

Si è svolto ieri il “dovuto” tavolo di aggiornamento a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per fare il punto sulla situazione del gruppo Marelli, dopo l’avvio della procedura di Chapter 11 negli Stati Uniti. Tra i temi all’ordine del giorno, ovviamente anche l’esame della situazione industriale e finanziaria della ditta.

Presenti i vertici della società, le organizzazioni sindacali, gli enti locali, i delegati dell’agenzia Sviluppo Lavoro Italia e i rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Lombardia, Abruzzo, Campania e Piemonte: tutti territori a rischio licenziamento per i dipendenti coinvolti.

Durante il confronto l’azienda ha aggiornato le parti sull’avanzamento della procedura di ristrutturazione del debito, considerare l’udienza presso il Tribunale Fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware.

I rappresentanti di Marelli hanno dichiarato che l’azienda prevede di uscire dal Chapter11 nel 2026, sotto la proprietà dei suoi nuovi principali finanziatori: Deutsche Bank, Strategic Value Partners, MBK Partners, Fortress Investment Group e PolusCapital Management.

E hanno analizzato la situazione dei vari stabilimenti italiani, con particolare attenzione ai siti di Sulmona, Melfi, Caivano e Bar, sia per il loro rapporto con Stellantis, sia in merito alle nuove assegnazioni di prodotto all’interno dei singoli impianti.

Il Mimit ha garantito che continuerà a seguire con la massima attenzione l’evolversi della situazione per tutelare i livelli produttivi e i posti di lavoro. Il prossimo incontro tra le parti si terrà a ottobre.

Per Sulmona, era presente in videoconferenza con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e i sindacati nazionali e territoriali di categoria.
l’assessore alle Attività produttive e lavoro della Regione Abruzzo, Tiziana Magnacca.
Secondo l’assessore “l’azienda intende mantenere a Sulmona la produzione dei bracci oscillanti per il Ducato Messico, Senza trasferirla in India”. In tal modo, i 36 dipendenti definiti in esubero scenderebbero a 18. La metà.

L’assessore Magnacca ha pure ribadito l’impegno della Regione Abruzzo “affinché venga garantita la continuità industriale e occupazionale nello stabilimento di Sulmona” e ha ricordato come “nel corso dell’ultimo tavolo regionale automotive dedicato a Stellantis, che ha visto la partecipazione dei vertici nazionali e dello stabilimento di Atessa, di Confindustria Abruzzo, dei sindacati e del Polo dell’automotive, è stato espressamente chiesto all’azienda un impegno concreto verso Marelli, utilizzando gli annunciati 6 miliardi di euro nelle attività di supply chance”. C’è solo da sperare, questo punto, che l’autunno non sia caldo come si teme.

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