Cogesa in salute ma non è tutto oro quel che luccica

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Dalla analisi del bilancio del Cogesa, effettuata da un professionista delle scienze economiche, emergono dati contradditori della attuale situazione finanziaria dell’ente.

Infatti da una perdita di €. 1.388.875 del 2023 si passa a un utile di €. 1.198.353 per il 2024.

Sembrerebbe un miracolo evangelico, tipo moltiplicazione dei pani e dei pesci, ma in realtà tale balzo in avanti sarebbe dovuto a un evento straordinario e irripetibile rappresentato dalla ristrutturazione del debito che ha permesso al Cogesa di ridurre il capitolo della spesa abbattendo enormemente il suo monte debitorio attraverso trattative a stralcio con i creditori.

Una sorta di concordato informale per il quale se ti devo 100 ti pago 30.

Restano i nodi focali rappresentati, tra gli altri, dalla difficoltà di incassare le quote dei comuni e, tra tutti, quelli della Asm S.p.a, la municipalizzata del comune di L’Aquila.

Alla azienda aquilana pare che non solo fosse stato fatto un prezzo di favore, per conferire i rifiuti all’impianto sulmonese, ma la cosa più grave è che non avrebbe mai pagato, o pagato molto poco.

La pretesa creditoria del Cogesa era arrivata a €. 1.691.011,26.,

Tale somma è stata contestata dagli aquilani e aveva dato adito a un contenzioso davanti al Tribunale Specializzato per le Imprese di L’Aquila il quale però, in attesa del compimento del giudizio, ha pronunciato una ingiunzione di pagamento, a favore del Cogesa e ai danni della Asm, di €.717.335,35.

Il risultato della gestione “normale”, quella che si fa tutti i giorni per raccogliere i rifiuti e far girare l’azienda, è un onesto, ma timido, MOP, (Margine Operativo Netto) di 159 mila euro.

Sulla salute dell’ente incide il costo del personale pari a €. 8.047.641 nel 2024 e €. 7.834.075 nel 2023.

A fronte di un costo di produzione operativa di €.14.237.875 (per il 2024) ha una incidenza del 50%.  

Ovviamente non è che la vita del Cogesa è tutta rose e fiori (o meglio, tutto a botte di stralci di debiti) ma è una continua riproposizione di sfide.

Ci sono per esempio gli “ammortamenti sospesi”, quelli durante il Covid.

Ecco in qugli anni Cogesa ha “dimenticato” di ammortizzare beni per quasi 1,8 milioni di euro.

Ora la legge dice che bisogna recuperare queste quote e, soprattutto, mettere da parte una riserva vincolata di 1,57 milioni di euro.

L’utile 2024 è stato usato per coprire vecchie perdite, non per questa riserva.

Quindi, il “debito” contabile è ancora lì, come quel parente inaspettato che si siede a tavola e aspetta il suo piatto.

Poi c’è il contenzioso “Decontribuzione Sud”: una sorta di piano di risanamento con l’Inps che contava su un’agevolazione fiscale di 1,5 milioni di euro.

Ma l’ente previdenziale ha risposto picche generando una casua in corso. 

C’è ancora il Controllo Analogo “Fantasma”: Cogesa è una società “in house”, il che significa che i comuni soci la controllano come fosse un loro braccio. Peccato che alcuni comuni abbiano dimenticato di firmare le carte per il “controllo analogo congiunto”.

La Corte dei Conti ha già bussato alla porta. Se si perde lo status “in house”, addio affidamenti diretti.

È come avere un’auto da corsa senza il permesso di guidarla.

Il patrimonio netto è negativo, nonostante l’utile e si assesta a -1,6 milioni di euro.

Insomma, siamo ancora sotto zero.

La lentezza degli incassi: gli associati pagano a 144 giorni di media.

Una tartaruga su un dirupo va più veloce.

Infine la discarica a tempo: la discarica ha una vita utile stimata fino al 2025. Poi, chi vivrà vedrà. Si spera in nuove autorizzazioni o in un impianto CSS che riduca i rifiuti.

Insomma il bilancio 2024 del Cogesa è un po’ come quel film che finisce bene, ma solo grazie a un deus ex machina improvviso.

L’utile c’è, è vero, ma la sua natura straordinaria ci ricorda che la vera sfida è costruire una redditività operativa solida e sostenibile.

Questo il link per approfondire la relazione: Analisi bilancio Cogesa, criticità e ammortamenti sospesi 



Analisi Bilancio Cogesa S.p.A. 2024

Un'inversione di tendenza sorprendente, ma cosa si nasconde dietro i numeri? Un'analisi visiva delle performance e delle sfide future.

Dalla Perdita all'Utile: Un Salto Notevole

Il 2024 segna un drastico cambiamento rispetto all'anno precedente.

Risultato Netto 2023

0 €

Risultato Netto 2024

0 €

La Vera Origine dell'Utile

L'utile non deriva dalla gestione operativa. È quasi interamente generato da eventi straordinari e non ripetibili legati alla ristrutturazione del debito.

Scomposizione del Risultato

Il grafico mostra come la quasi totalità del risultato prima delle imposte sia attribuibile a "Componenti Straordinari". La gestione corrente, da sola, avrebbe generato un utile marginale.

Componenti Straordinari: 1.186.945 €

Principalmente stralci di debiti grazie agli accordi di ristrutturazione.

Risultato Corrente: 331.609 €

Il profitto generato dalla normale operatività aziendale.

Segnali di Ripresa Operativa

Nonostante la natura straordinaria dell'utile, i margini operativi mostrano un trend di miglioramento, indicando una maggiore efficienza gestionale.

Il Margine Operativo Netto (EBIT) torna positivo nel 2024 dopo due anni di perdite. Un segnale incoraggiante, sebbene il valore sia ancora modesto per garantire una piena sostenibilità.

Le Sfide all'Orizzonte

Diverse criticità e incertezze minacciano la stabilità futura e il successo del piano di risanamento.

⚠️Ammortamenti Sospesi

Un "debito" contabile di 1,8M € da recuperare. La legge impone di accantonare utili futuri in una riserva vincolata di 1,57M €, un obbligo non ancora soddisfatto.

⚖️Contenzioso "Decontribuzione Sud"

Il diniego dell'INPS su questa agevolazione mette a rischio una risorsa chiave del piano di risanamento, per un valore totale di circa 1,5M €.

🏛️Controllo Analogo a Rischio

Il mancato adeguamento da parte di tutti i comuni soci mette a rischio lo status di società "in-house", fondamentale per gli affidamenti diretti dei servizi.

📉Patrimonio Netto Negativo

Nonostante il miglioramento, il patrimonio netto resta negativo per -1,6M €, un segnale di forte vulnerabilità finanziaria strutturale.

Lentezza Incassi

I tempi medi di incasso dai clienti, seppur migliorati, restano lunghi (144 giorni), creando tensioni sulla liquidità e sul capitale circolante.

🗑️Vita Utile Discarica

La vita utile della discarica è stimata al 31/12/2025. Il suo prolungamento dipende da autorizzazioni e investimenti strategici ancora incerti.

Infografica basata sui dati pubblici del bilancio Cogesa S.p.A. al 31/12/2024.

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