A Teramo “Libere di Ricominciare”, una giornata per ascoltare e costruire un futuro diverso

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L’incontro che si è svolto oggi nella Corte Interna della Biblioteca Regionale di Teramo è stato un evento vero, sentito, partecipato; un momento in cui le parole hanno lasciato spazio all’ascolto, le storie si sono intrecciate e le intenzioni si sono trasformate in azioni concrete.

L’evento “Libere di Ricominciare – Lavoro ed inclusione oltre gli istituti penitenziari” ha messo al centro le donne detenute, spesso dimenticate, troppo spesso invisibili. Donne con storie difficili, ma anche con competenze, voglia di riscatto e bisogno di una possibilità reale per ricominciare. La finalità condivisa è stata chiara: trasformare il tempo della pena in un’occasione di formazione, crescita e dignità, con percorsi concreti di reinserimento lavorativo attraverso le sinergie tra pubblico e privato.

A dare valore alla giornata è stata la presenza di tante voci diverse, ognuna portatrice di un tassello fondamentale. Dalle istituzioni al mondo dell’impresa, dalla formazione alla filantropia, tutti uniti da un’intenzione comune: rendere l’inclusione qualcosa di tangibile, misurabile, reale.

Tra gli interventi istituzionali, quelli di Giammaria de Paulis Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Abruzzo – organizzatrice dell’evento insieme a Manpower Group – Nadia Ragonici District Manager di Manpower, Monia Scalera Garante dei Detenuti della Regione Abruzzo e Rosa Pestilli Presidente del Comitato Pari Opportunità della Regione.

Durante la tavola rotonda – moderata con grande sensibilità dalla giornalista e scrittrice Lisa Di Giovanni – sono intervenute figure chiave del progetto: Antonella Marrollo Presidente Comitato Imprenditoria Femminile CCIAA CH PE, Lucia Avantaggiato Direttrice Istituto Penitenziario Teramo, Rita Annecchini Nuova Accademia Moda Italiana, Francesca Di Tonno Coordinatrice Le Imprenditrici Confindustria AMA, Eleonora Di Benedetto Consigliere Fondazione Severino ETS e Ivana Appolloni Direttore Generale Il Gomitolo Rosa Ente Filantropico. Ognuna ha portato una visione concreta, un’esperienza diretta, una testimonianza viva del lavoro svolto e di quanto ancora si può fare.

E proprio con queste parole Giammaria de Paulis ha sintetizzato il senso profondo dell’iniziativa:
Oggi è necessario riflettere sul valore specifico della dignità femminile all’interno degli istituti penitenziari. Parliamo di donne spesso segnate da storie di marginalità, solitudine, esclusione sociale. Ma parliamo anche – e soprattutto – di donne che, se sostenute, formate e accompagnate, possono riscrivere il proprio futuro e, con esso, contribuire a quello della collettività.

A lui ha fatto eco Nadia Ragonici, che ha ricordato le origini del progetto con uno sguardo rivolto al futuro: “È nato tutto da un caffè, come succede con le idee più semplici e più vere. Ma quel gesto si è trasformato in un percorso capace di cambiare vite. Se c’è ascolto, se c’è rispetto, se c’è lavoro, allora c’è davvero una possibilità di rinascita.

  • Francesca Di Giuseppe

    Francesca Di Giuseppe nata a Pescara i giornalista con la passione per sport. Titolare del blog postcalcium.it autrice del saggio “L’evoluzione del gioco e il calcio femminile” (Lupi Editore) nonché co-autrice del libro “Amati o amàti questione di accento” (Masciulli Edizioni). A ottobre del 2024 è uscito il primo romanzo sportivo “Ragione vs Sentimento la partita” (Poderosa Edizioni). Speaker radiofonica su radiostart.it nel format “SportivamentEtica” condotta insieme ad Angelo Nicolò presidente Gladius Pescara Centro Tecnico AC Milan.

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