Con un parterre degno delle migliori occasioni Franco Avallone, accompagnato dal suo editore Orfeo Pagnani e dal giornalista abruzzese Simone Gambacorta, ha presentato il suo romanzo “Le vergini del Commissario Malandra”.
E così il giornalista che si scopre scrittore, o lo scrittore che ha dovuto fare il giornalista come ha acutamente sottolineato Gambacorta, ha raccontato alla platea le spigolature di una storia che, puntando i piedi nella sua Sulmona, non lesina di attingere fantasie in posti lontani e remoti.
Dopo “Un uomo fatto in casa” Franco è alla sua seconda produzione che ci rende un protagonista, il Commissario Leo Malandra, inquieto e inquietante anche e soprattutto per gli intrecci crime che annodano la sua vita.
E nonostante tutto e “il suo continuo incrocio con la morte, la Pasqua è sempre stata la sua vita e la settimana santa ha scandito, come la sabbia fine e colorata di una clessidra, i tempi e modi della sua esistenza”.
Pubblicato da Exorma è in vendita in libreria al prezzo di 17 euro.

A Pasquetta ci vediamo a Sant’Onofrio, legalmente.
Per dirla tutta non è che prima non si potesse andare. O meglio si poteva fare, diciamo così, “abusivamente” per