I venti anni di Rete5
Tra poco meno di un anno questa testata festeggerà il suo ventesimo dalla fondazione. Quando il sito di Rete5 è nato il mondo era letteralmente un altro. I due decenni che ci separano da quella data hanno stravolto completamente i paradigmi sociali, economici e culturali dell’epoca precedente.
Da MSN Messenger a TikTok
Anche internet, allora già una rivoluzione, è cambiato più volte e diventato davvero un universo parallelo che in quel periodo veniva immaginato su piattaforme come “Second Life” e si sperimentavano le prime chat, Messenger, i forum on line, i gruppi di discussione, “My Space” e gli antenati di quelli che poi sarebbero diventati i cosiddetti social con l’avvento di Facebook e Twitter, ora già resi obsoleti da piattaforme come TikTok, BlueSky, Mastodon.
Sessualità online e intelligenza artificiale
Oggi la quotidianità è permeata dal virtuale in ogni suo aspetto, scambiandosi spesso di posto con la realtà vissuta, trasformando radicalmente anche la percezione delle relazioni negli aspetti più intimi, vedi la diffusione di piattaforme a contenuto sessuale come Only Fans.
Poi cosa dire del fenomeno degli hikikomori, delle criptovalute e, per finire, dell’intelligenza artificiale in grado di creare i cosiddetti deep-fake e riuscire, ormai sempre più spesso, a superare la prova del cosiddetto test di Turing che permette di distinguere il ragionamento umano da quello programmato delle macchine?
Dobbiamo confrontarci con le implicazioni di tutto ciò. Non si scappa. Questo sia a livello personale, sia a livello collettivo. Soprattutto in quelle realtà periferiche, o marginali se preferite, che questa rivoluzione la subiscono senza accorgersene o accorgendosene troppo tardi.
È sostenibile per tutti questo stile di vita?
Che rischi e quali benefici ci sono nel turismo alla AirBnB? Il commercio on-line è davvero vantaggioso come sembra? Che fine faranno le banche tra Bitcoin e conti correnti on-line? Ci sarà una sanità in remoto a compensare le carenze e le disfunzioni di quella attuale? Perchè i bambini ormai guardano solo YouTube e snobbano la TV? TikTok è davvero un pericolo per la privacy e per gli adolescenti? Gli anziani potranno adattarsi allo Spid?
E poi, che influsso hanno nell’economia mondiale e nella politica, anche di periferia, “I magnifici 7” ovvero le cosiddette Big Tech, quelle aziende che hanno una capitalizzazione superiore all’intero PIL di molte nazioni? Il caso di Elon Musk e di X, alias Twitter, è sotto gli occhi di tutti.
L’informazione vera al tempo dei deep fake
Ma soprattutto, è ancora possibile fare informazione dalla parte della gente anche in periferia? Sono alcune delle questioni che ci riguardano e che impattano sulle piccole realtà e sulle piccole comunità.
Rete5, come accadde allora, ha percepito il cambiamento in atto e, come allora, ne vuole far parte rilanciando il modello di giornalismo partecipativo che ispirò allora i suoi fondatori e che, oggi più che mai, è la scelta d’informazione “dal basso” in grado di riequilibrare il potere dell’informazione “main stream” che imperversa sul quel web sempre meno democratico e orizzontale come era nell’idea dei “guru” della prima ora e sempre più strumento di propaganda e distrazione di massa.
Verrebbe da dire che aveva visto lungo il nostro conterraneo Ignazio Silone quando scrisse “La scuola dei dittatori” nel lontanissimo in tutti i sensi, anno 1938.
Ben ritrovati!