Dal profilo fb del capogruppo PD Ornella La Civita estraiamo e pubblichiamo il seguente co unicato.
“L’ amministrazione di Sulmona ha annunciato di voler affidare la gestione del servizio rifiuti tramite gara.
Ma c’è un fatto politicamente e istituzionalmente grave: questa scelta è stata assunta solo da una parte della maggioranza e, per di più, in assenza non solo del sindaco – assente giustificato – ma anche del vicesindaco facente funzione di primo cittadino. Una decisione così delicata, che incide in modo radicale sulla gestione di un servizio pubblico essenziale, non può avvenire senza la presenza e la diretta assunzione di responsabilità da parte di chi guida l’ente. È un vuoto che pesa, e che i cittadini iniziano a notare.
Ma, poi, davvero la maggioranza pensa di aver risolto i problemi di Cogesa prevedendo una delibera di gara? Davvero si pensa che questo basti a far dimenticare ai cittadini una gestione piegata su scelte non sempre nell’ interesse dell’ ente, specie in prossimità delle campagne elettorali? I problemi di Cogesa restano tutti sul tavolo, e la verità è che questa amministrazione non ha nessuna intenzione di affrontarli.
Sebbene il 7 agosto scorso sia stata finalmente firmata la convenzione per il funzionamento del controllo analogo – cioè il meccanismo che permette ai Comuni soci di esercitare un controllo diretto sull’azienda pubblica, – tutto continua a restare fermo. Nessuna convocazione, nessun confronto tra i Comuni soci, nessuna discussione vera.
Non si parla del bilancio consuntivo, non si approva il bilancio di previsione.
La discarica di Noce Mattei sarà satura entro marzo 2026. Eppure l’ amministrazione di Sulmona e il Cogesa sembrano non preoccuparsene lasciando l’ ente a galleggiare come una barca senza guida in attesa degli eventi.
È quindi urgente e imprescindibile la convocazione del controllo analogo, per affrontare seriamente il problema della discarica, dell’ impianto e dei lavoratori in stato di agitazione. Continuare a lasciare tutto così com’è, significa danneggiare i cittadini, lavoratori e territorio.
Ogni giorno perso rende più difficile intervenire, più lontane le soluzioni e più concreto il rischio di collasso.”


