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Tre milioni, ma non sappiamo che farci. In scadenza i termini per le AUF.

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E così ora abbiamo le AUF (Aree Urbane Funzionali) per la realizzazione delle Strategie Territoriali delle otto aree di L’Aquila, Avezzano, Sulmona, Teramo, Pescara, Chieti, Lanciano e Vasto, previste nel Programma Regionale Abruzzo FESR 2021-2027.

La storia è vecchia.

Non è la prima volta, infatti, che il nostro comprensorio è oggetto di interventi finanziari da parte della regione allo scopo di realizzare progetti che fossero funzionali a un processo di sviluppo.

Per non andare troppo lontano c’è memoria di un finanziamento di 5 milioni di euro concesso dalla Giunta presieduta dall’allora Presidente Pace purché le opere proposte rispettassero il principio dell’interesse comune dell’intera area.

I comuni del nostro comprensorio, giusto per dare un segno di lungimirante modernità politica, nell’incapacità di rispettare le linee guida del governo regionale pensarono di dividere tra loro quelle risorse in relazione al numero degli abitanti.  

Il risultato fu che furono finanziati piccolissimi progetti, spesso insignificanti, che accontentavano gli interessi peculiari di ognuna delle comunità ma sfuggivano a un disegno complessivo di area.

Con le amministrazioni regionali che sono seguite (di destra e sinistra) si sono ripetute le adozioni di strumenti di finanziamento come i Fas o il Masterplan.

Ma anche in quelle occasioni, invece di trovare progetti importanti che soddisfacessero le esigenze comprensoriali, la elargizione delle somme si è risolta in schizzi d’acqua distribuiti con l’annaffiatoio un po’ qui un po’ là in modo che nessuno si dovette lamentà. (bella la rima)  

Ora ci risiamo.

Dalle parti di Marsilio e company hanno instituito 8 AUF, una la nostra, e ci hanno assegnato 3 milioni di euro, su circa 40 totali.

Sempre un poco cenerentoli, sempre un po’ meno degli altri grazie anche qui al criterio della popolazione.

Ma pare, e la cosa ci preoccupa, che l’assemblea dei tredici comuni facenti parte della nostra AUF, si sarebbe riunita più volte, corroborata dall’ausilio di alcuni tecnici, senza essere riuscita a oggi a cavare un ragno dal buco.

Si corre sul filo del rasoio perché i termini posti nel bando, scaduto il 14 settembre del 2024, sono stati abbondantemente superati, ma si tenta di salire lo stesso sul treno, quando è già in movimento per ripartire, magari utilizzando una porta rimasta semiaperta.

Magari fosse, ma resta il dato negativo che questa comunità non è in grado di esprimere un progetto unico e importante che riesca a dare conto agli interessi di tutti.

Il rischio è quello di scivolare di nuovo nello spezzatino dei fondi proporzionato agli abitanti.

Manca evidentemente il ruolo guida di una leadership politica forte e autorevole, in possesso almeno di un abbozzo di visione,  che potrebbe, e dovrebbe, essere rappresentata dalle nostre elette in consiglio regionale.

Una leadership che sia in grado di far ragionare la comunità politica e che riesca a trovare la sintesi per un obiettivo importante (i cui effetti benefici ricadano su tutto il territorio) piuttosto che una sacca elemosinale che permetta la realizzazione di una collezione di marciapiedi o rotatorie o qualunque altra piccola minuzia che si sperda sul territorio.

L’auspicio è che la nuova amministrazione comunale della nostra città sappia essere così autorevole da spezzare questo modo di agire e ragionare e abbia il coraggio di fare proposte importanti e convincenti che innovino il territorio avviandone la indispensabile modernizzazione.

Ma, come successe a Giulio Cesare, non sempre gli auspici vengono esauditi.   

(Foto di Concezio Presutto)

  • Nato nel 1956, studi classici e poi laurea in giurisprudenza, oggi è avvocato nella sua città, patria di Ovidio e Capograssi: Sulmona. Da bambino, al seguito del padre ingegnere, ha vissuto, dall’età di 6 sino ai 12 anni, in Africa, tra Senegal, Congo, Ruanda, Burundi, rimanendo anche coinvolto nelle drammatiche vicende della rivolta del Kivu del 1967. Da pochissimi anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte della letteratura e ha già pubblicato tre romanzi: “La Foglia d’autunno”, “L’ombra dell’ultimo manto” e "Virgilia". Quest'ultimo vincitore del premio letterario internazionale Ovidio edizione del 2024. Giornalista pubblicista è anche opinionista del Riformista, di Mondoperaio e del Nuovo Giornale Nazionale e vice direttore de "La Giustizia".

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