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Restituito dipinto alla diocesi di Sulmona-Valva

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ARTE; SULMONA; RESTITUITO ALLA DIOCESI DI SULMONA-VALVA UN PRESTIGIOSO DIPINTO RUBATO NEL 2004: SANT’AGNESE TORNA NELLA CHIESA VIRGO POTENS

Sulmona, 23 Giugno 2025 – La Diocesi di Sulmona-Valva annuncia con grande gioia e sollievo la restituzione di un prezioso dipinto del XVII secolo, trafugato nel 2004 dalla Chiesa Virgo Potens (Madonna della Potenza) a Sulmona. L’opera, una raffinata tela raffigurante originariamente Sant’Agnese (Olio su tela, 103×77), è tornata al suo legittimo proprietario nella giornata di venerdì 30 maggio. Il dipinto, che ritrae una “santa giovanetta, vestita di un abito verde e di un manto rosso, accarezzando affettuosamente un agnello, mentre sulla mano destra reca la palma del martirio”, era stato alterato con una ridipintura superficiale volta a mascherarne l’identità originale. In particolare, la figura dell’agnello, elemento iconografico distintivo di Sant’Agnese, era stata occultata per trasformare l’opera in una generica Sibilla, nel chiaro intento di eludere i controlli e facilitarne l’immissione nel mercato antiquariale illecito. Il recupero di questo significativo bene culturale è stato reso possibile grazie alla straordinaria efficacia e alla meticolosa attività investigativa dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli. La loro incessante opera di monitoraggio e la professionalità dimostrata nel tracciare e recuperare l’opera meritano il più vivo ringraziamento. Alla cerimonia di riconsegna hanno partecipato il Dott. Pietro Conforti, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, l’Arte Sacra e la Nuova Edilizia di Culto della Diocesi di Sulmona-Valva, e il Dott. Tancredi Farina, Funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo. Questa restituzione è l’ennesima riprova dell’eccellente e proficua collaborazione tra le istituzioni civili, ecclesiastiche e le forze dell’ordine nella tutela e salvaguardia del nostro inestimabile patrimonio storico-artistico. Dichiarazione di S.E. Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva: “Accogliamo con immensa gioia e profonda gratitudine il ritorno di questo prezioso dipinto alla nostra Diocesi e alla sua comunità”, ha affermato Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, “L’opera d’arte sacra non è solo un bene materiale, ma un veicolo di fede e un segno tangibile della nostra storia e della nostra identità cristiana. La restituzione di Sant’Agnese, deturpata ma ora recuperata grazie al meticoloso lavoro dei Carabinieri del Nucleo TPC e della Soprintendenza, è un segno di speranza. Ci ricorda che la bellezza, anche quando ferita, può essere riscoperta e restituita al suo splendore originale, a beneficio di tutti”. Dichiarazione del Dott. Tancredi Farina, Funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo: “La restituzione alla comunità di un’opera d’arte trafugata è sempre un evento emozionante, un segno tangibile di quanto sia importante la tutela sul territorio e la collaborazione fra tutte le istituzioni per raggiungere il comune obiettivo di proteggere il nostro patrimonio culturale e trasmetterlo alle nuove generazioni”, ha dichiarato il Dott. Tancredi Farina. “Il dipinto è una testimonianza significativa della storia di questa chiesa e, in generale, di Sulmona, perché con tutta probabilità si tratta infatti di una copia, o forse anche una replica di bottega, di un dipinto di Pier Francesco Cittadini – pittore attivo nel XVII secolo soprattutto a Bologna – oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale di Bologna e di cui si conosce già un’altra versione, conservata a Massa Lombarda (RA)”. Una notizia che assume ulteriore risalto grazie alla presenza, durante le operazioni di recupero e analisi, di una troup della RAI. Il ritrovamento e le sofisticate tecniche investigative e diagnostiche utilizzate per smascherare l’alterazione del dipinto saranno infatti al centro di uno speciale all’interno del programma “Noos – L’avventura della conoscenza” di Alberto Angela, che inizierà questa sera, lunedì 23 giugno, alle ore 21:15 su Rai 1. La Chiesa di Santa Maria della Potenza, o Virgo Potens, da cui l’opera fu sottratta, vanta una storia antichissima, risalente ai primi anni del Quattrocento, come testimoniano gli affreschi più antichi dietro l’altare maggiore e un dipinto murale del primo Cinquecento. Sebbene oggi sia circondata da edifici moderni, la sua originaria natura di chiesetta campestre è ancora evocata dalle due finestrelle laterali al portale minore, attraverso le quali pastori e viandanti potevano seguire i riti religiosi. La tela seicentesca recuperata, nonostante l’alterazione subita, rappresenta un’ottima testimonianza artistica che va ad arricchire nuovamente il patrimonio della nostra Diocesi.

  • Ventitrè anni, laurea triennale in Filosofia alla La Sapienza di Roma, sta concludendo il percorso di laurea magistrale. Si interessa di attualità fin dai tempi del liceo partecipando alla pubblicazione del giornalino scolastico. Come blogger scrive di politica estera e interna. Appassionato di storia contemporanea, amante di cultura e di spettacolo, si è cimentato nella narrativa e nella partecipazione attiva ad eventi culturali del territorio.

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