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Le elezioni comunali del 1975

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di Andrea Ramunno.

Le elezioni comunali del 1975 portano una novità nella storia politica e amministrativa di Sulmona. Dopo trent’anni di dominio democristiano, per la prima volta si forma una giunta di centro-sinistra. La Democrazia Cristiana, si presenta rinnovata senza nessuno dei consiglieri uscenti nella lista ufficiale. I giovani dissidenti danno vita al movimento di Democrazia Popolare, presentando una propria lista agli elettori.

La campagna elettorale è sentita e partecipata1. I risultati vedono la DC scendere a 9 seggi, il PSI e il PCI attestarsi a 6 seggi ciascuno, il PSDI ne prende 3, il MSI sale a 2, mentre Democrazia Popolare porta in aula 4 consiglieri.

Tratto da: Antonio Mancini, (1988), Le elezioni amministrative a Sulmona dal 1946 ad oggi, Torre dei Nolfi – Bugnara, Edizioni Sertipo Fontamara

 

 

I consiglieri eletti nel 1975 sono:

Giuseppe Bolino

DC

Luigi Recanati

DC

Giovanni Capparuccia

DC

Ubaldo Santarelli

DC

Ferdinando Caputo

DC

Erminio De Baptistis

DC

Dario La Porta

DC

Antonio Sardellone

DC

Evenio Schiavo

DC

Franco La Civita

Dem. Pop.

Mario Manfroni

Dem. Pop.

Carmine Mastrogiuseppe

Dem. Pop.

Armando Sinibaldi

Dem. Pop.

Giuseppe Guerra

PSI

Paolo Pizzola

PSI

Bruno Di Masci

PSI

Antonio Mancini

PSI

Domenico Taglieri

PSI

Antonio Trotta

PSI

Giovanni Presutti

PSDI

Giuseppe D’Antino

PSDI

Giulio Marinucci

PSDI

Carlo Autiero

PCI

Guerino Centofanti

PCI

Roberto Franco

PCI

Nevio Pelino

PCI

Dino Del Monaco

PCI

Giuseppe Evangelista

PCI

Marcello Lancia

MSI

Vincenzo Masci

MSI

Nasce così la prima giunta di sinistra composta da PSI, PCI, PSDI e Democrazia Popolare. La DC viene relegata all’opposizione insieme ad MSI.

Sarà sindaco Antonio Trotta del Partito Socialista. Insieme a lui saranno componenti della giunta gli assessori Giovanni Presutti, Franco La Civita, Giuseppe Evangelista, Nevio Pelino, Domenico Taglieri e Armando Sinibaldi

Due eletti di Democrazia Popolare, Mario Manfroni e Armando Sinibaldi, decidono di aderire al PSI, mentre Franco La Civita e Carmine Mastrogiuseppe restano come indipendenti.

A metà della legislatura emergono fratture nella maggioranza. Il PSDI si divide, e il consigliere D’Antino passa all’opposizione insieme a due consiglieri di Democrazia Popolare. Nonostante le turbolenze, la giunta riesce a concludere il mandato, approvando il Piano Regolatore Generale, il Piano di adeguamento commerciale, il potenziamento dei trasporti urbani e numerose opere pubbliche2.

La prima isola pedonale e la pianificazione urbanistica

La nuova amministrazione si trova ad affrontare le prime sfide legate alla riqualificazione del centro storico, tema ancora oggi attuale. Viene istituita, tra accese discussioni, la prima isola pedonale3.

Si dà l’incarico alla società T.E.A. per la Variante Generale al Piano Regolatore approvato nel 1971.

L’obiettivo è promuovere l’edilizia pubblica e convenzionata, individuando nuove aree per l’espansione residenziale popolare, vista la crescita demografica della città, prevedendo fin da subito le opere di urbanizzazione, per evitare quartieri privi di servizi essenziali4.

La zona industriale in pieno sviluppo

Nell’area industriale arrivano nuovi stabilimenti produttivi come la Tonolli (poi Nuova Samim, poi SitIndustrie), dove vennero assunti circa 250 dipendenti (poi scesi gradualmente fino alla chiusura del dicembre 2009), la Fatme (poi Ericsson, poi Finmek), dove anche qui vennero assunti 250 dipendenti (chiusura negli anni 2000), la Caleppio (poi Robex) e altri insediamenti minori. Sulmona si avvia a diventare una città a prevalente economia industriale, ma la crisi economica degli anni successivi porta prima a una flessione, poi a una stasi occupazionale. Negli anni vedremo come ’80 inizierà un preoccupante processo di espulsione dei lavoratori poi rimasto in fase di stallo a fine anni ’80 e ’90 ed esploso negli anni ’00 con la chiusura di diversi stabilimenti industriali.

Con la crescita delle fabbriche, cresce anche la presenza femminile nel mondo del lavoro. L’amministrazione risponde potenziando asili nido e scuole materne, fino a coprire quasi integralmente le esigenze delle lavoratrici5.

La sanità e l’impegno di Giuseppe Bolino

In questi anni, un ruolo centrale per Sulmona lo gioca Giuseppe Bolino, assessore regionale alla sanità e al lavoro dal 1972 al 1978, poi presidente del Consiglio Regionale dal 1978 al 1980. Grazie al suo impegno, viene finanziata la nuova ala dell’Ospedale dell’Annunziata, con un contributo regionale di 10 miliardi di lire suddivisi in tre annualità dal 1984 al 1986, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale 21 novembre 1984, n. 786.

Mensile “Il Punto” (1979), Direttore Responsabile Giovanni Ruscitti, tipografia Gran Sasso – Sulmona (poi tipografia La Moderna)

18 febbraio 1977: la prima rapina in banca a Sulmona

Il 18 febbraio 1977, alle ore 11, Sulmona è teatro della sua prima rapina in banca, ai danni della filiale della Banca Nazionale del Lavoro in via De Nino. Il colpo, avvenuto in pieno centro, fallisce prima ancora che i rapinatori riescano a fuggire: vengono arrestati all’interno dell’istituto. Nei concitati momenti dell’operazione, tra colpi di pistola e portici trasformati in teatro d’azione, i Carabinieri bloccano la zona nei pressi del Teatro comunale, attirando una folla di curiosi. Al termine dell’intervento, via De Nino si riempie di cittadini e testimoni, tra cui avvocati, commercianti e studenti, accorsi come dopo un evento pubblico, a commentare uno degli episodi più clamorosi della cronaca locale dell’epoca7.

 

Foto tratte da “Il Vaschione”

Calcio: il Sulmona conquista il titolo nazionale Berretti

Il 16 giugno 1980, allo Stadio Pallozzi gremito da oltre tremila spettatori, la squadra Berretti del Sulmona Calcio conquista il titolo nazionale riservato alle giovanili di Serie D, battendo l’Abano Terme anche nella finale di ritorno con i gol di Nino Amicuzzi e Francesco Barone. Un successo costruito su talento, spirito di squadra e legame con il territorio.

Questa la rosa8

Portieri: Mario Sulli e Carlo Goti; difensori: Fiorenzo Schiavitti, Maurizio Sisi, Giovanni Ruscitti, Danilo Pantalone e Marco Marinucci; centrocampisti: Maurizio Di Iorio, Marino Murzilli, Tony Di Cioccio, Luigi Ninu e Dino Di Bacco; attaccanti: Giovanni Di Paolo, Dante Amicarelli, Nino Amicuzzi, Francesco Barone e Fiorenzo D’Alessadro. Massaggiatore Roberto La Civita In panchina i tecnici Liberato Petrella e Gildo Valle, presidente Alfonso De Deo.

Il quinquennio avviato con le elezioni del 1975 vede il consolidamento della sinistra al governo cittadino e l’affermazione di Sulmona come città industriale. Ma si intravedono già le prime crepe di un modello economico e sociale destinato a entrare in crisi. Le questioni urbanistiche, sociali e lavorative degli anni successivi prendono origine da questi anni, ricchi di ambizioni da città di livello superiore e contraddizioni mai superate.

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