SULMONA – Liceo classico dieci anni dopo. Gli studenti dell’Ovidio sono tornati oggi in piazza, nel decennale della chiusura della loro storica scuola. Quella che non hanno mai visto dall’interno e che stanno vedendo morire dall’esterno tra calcinacci caduti e infiltrazioni. Quella scuola dove loro vogliono tornare, o meglio andare perché “il centro storico senza gli studenti muore e voi lo state facendo morire”, ha detto il rappresentante d’istituto Francesco Balassone.
Gli assessori Mauro Tirimacco e Pierino Fasciani hanno provato a rassicurare sul fatto che dopo alcune modifiche sul progetto si procederà celermente. I visi e i cartelli di ex sindacalisti e presidi sono stati eloquenti “3.650 giorni, 4 sindaci, 4 presidenti di Provincia e il fallimento di una classe politica e di un ceto amministrativo”.
Del resto, sono passati i primi dieci anni coi fondi Cipe di 4,2 milioni di euro pronti da anni. “Abbiamo insegnato ai nostri ragazzi la resilienza ma non possiamo insegnare loro la perseveranza nel subire”, commenta non a caso la preside Caterina Fantauzzi.