SULMONA – È rimasto lettera morta il dossier che l’ex ufficiale della Forestale Concezio D’Alessandro e il compianto generale di Brigata Guido Conti consegnarono circa 10 anni fa al Comune di Sulmona sullo stato di salute di alberi e piante in città. Nel documento, corredato da foto e riferimenti normativi, venivano sottolineati i rischi e il livello di pericolosità di piante e arbusti in caso di condizioni meteo sfavorevoli.
Un dossier quanto mai utile alla luce della violenta ondata di maltempo, che ha provocato ingenti danni a Sulmona con raffiche di vento che hanno toccato i 200 chilometri orari e alberi caduti e danni un po’ ovunque.
“Lì c’è scritto tutto – incalza D’Alessandro – Quanti e quali alberi, radicati sul suolo pubblico, sono pericolosi o potenzialmente pericolosi. Si tratta di una vera ed unica guida irripetibile da porre in atto perentoriamente nel tempo, peraltro consegnata con i guanti bianchi nelle mani degli amministratori comunali dell’epoca. Ma a nulla è servito il nostro lavoro con l’improvvisa ondata di maltempo. E’ da sottolineare che il dossier valeva anche quale diffida ad adempiere nel presente e nel futuro alle prescrizioni in essa contenute”.
Intanto, mentre da più parti si sollecita la richiesta di stato di calamità per i danni provocati dal forte vento di sabato, D’Alessandro si domanda chi pagherà ora, alla luce dei danni del vento.
“Ed ora chi paga i danni alle cose di proprietà per chi è stato colpito dall’avversa calamità naturale? – si chiede l’ex ufficiale – eppure il lavoro era stato fatto e anche bene. E’ sempre un peccato vedere ignorato il proprio operato e in questo caso la cosa ha comportato danni che si potevano evitare e per fortuna che nessuna tragedia è avvenuta”.