PRATOLA – Slitta la riapertura della Madonna della libera e il Comune si sostituisce alla Regione nell’attuazione dei lavori.
La Giunta comunale ha infatti deliberato sulla richiesta della Regione di sostituirla nelle funzioni di soggetto attuatore, per favorire la velocizzazione dei lavori e restituire alla comunità pratolana un luogo simbolo e amato, chiuso per i danni subìti a seguito del terremoto del 2009. “Abbiamo scelto rapidamente, assumendo una responsabilità amministrativa importante – sottolinea il Sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino – anche in un quadro caratterizzato da poche risorse. Ci sostituiremo alla Regione come soggetto attuatore dell’opera, che comporterà anche la modifica del Programma triennale delle opere pubbliche, perché uno dei nostri obiettivi principali e più sentiti è la riapertura del Santuario. Un risultato atteso da tempo dai nostri cittadini”. Il cantiere al Santuario ferito dal sisma è stato inaugurato il 20 febbraio 2017. A disposizione ci sono 800 mila euro, ottenuti grazie a una delibera Cipe, 150 mila euro grazie a un comitato spontaneo dei cittadini e 250 mila euro con la legge mancia, somma ottenuta dall’amministrazione De Crescentiis. Ci sono poi i 300 mila euro che sono arrivati dal Masterplan della Regione Abruzzo.