Era da qualche giorno, già diversi che Pingue non faceva conoscere il suo pensiero e molti stavano pertanto… in pensiero. Si spera solo che il problema sollevato, già di per sé discutibile, lo abbia prima confrontato a tavolino con i destinatari della critica, sindaca in primis, ovvero che ne abbia discusso tecnicamente di persona.
Sì perché un consigliere comunale che si rispetti dovrebbe avere, per prassi istituzionale, ineludibile, come suo primo riferimento il sindaco a cui sottoporre le sue idee, le sue preoccupazioni, quindi la soluzione alle stesse attraverso delle proposte.
Vogliamo credere che Pingue lo abbia fatto, al contrario, se così non è, il consigliere ha voluto farsi un po’ di pubblicità, per dimostrare che è ancora vivo, politicamente parlando, e così ha scritto la sua bella lettera con conseguente e istantanea… consegna alla stampa.
Beh, conclusione: riteniamo questa scelta scorretta e volgare (nel senso di popolaresca). Scorretta perché ribadiamo che Pingue ha volontariamente evitato una prassi dovuta, che al contrario lo avrebbe messo in parte al riparo da critiche; volgare perché la tesi del farsi pubblicità, in questo modo, prende ancora più corpo.
(foto facebook)