PESCARA – Dal primo ottobre la predisposizione delle Dichiarazioni sostitutive uniche ai fini Isee, compilate oltre la prima, sono a pagamento ed hanno un costo massimo di 25 euro. È quanto stabilito dal “Decreto Lavoro”, convertito in Legge n. 85/2023, che ha introdotto le modifiche nell’assistenza alla compilazione della Dsu/Isee. Rimane gratuito esclusivamente il servizio di assistenza alle famiglie per la compilazione della prima dichiarazione e per quelle successive in presenza di variazione dei componenti del nucleo familiare.
“Il taglio di fondi ai Caf si ripercuote sui cittadini che dovranno provvedere con soldi propri per ottenere lo strumento necessario per ricevere bonus e sostegni al reddito – commenta Annarita Di Domenicantonio, presidente del Caf Uil Abruzzo -. Nel rifinanziare i centri di assistenza fiscale non si è preso in considerazione il numero crescente delle pratiche e di conseguenza le cifre stanziate sono insufficienti per continuare a garantire l’intera gratuità dei servizi”.
“In un’ottica di razionalizzazione dei finanziamenti all’assistenza nella presentazione della Dsu ai fini Isee, a decorrere dal 1° ottobre 2023, le risorse complessive, quindi, non possono essere utilizzate per remunerare gli oneri connessi al rimborso delle Dsu successive alla prima presentate per lo stesso nucleo familiare nel medesimo anno di riferimento – aggiunge-. Pur riconoscendo l’incremento dei volumi di dichiarazioni sostitutive uniche ai fini del calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente, connesso anche al riordino delle misure a sostegno dei figli attraverso l’assegno unico e universale , lo stanziamento è incrementato “solo” di 30 milioni di euro. Una cifra assolutamente insufficiente per l’incremento delle pratiche”.
“Tuttavia – conclude la presidente regionale Caf Uil – da gennaio, con l’Isee 2024, i nostri sportelli daranno tutte le informazioni alle famiglie interessate per evitare che debbano presentare più volte l’Isee nel corso dell’anno. Non vogliamo che questo cambiamento improvviso ricada sui nuclei familiari che sono già provati dai forti aumenti di tutte le spese”.