SULMONA – “Come diceva sant’Agostino <errare è umano, perseverare diabolico>. E c’è davvero qualcosa di maligno se chi si erge a difensore della moralità finge di non sapere come stanno davvero le cose e addirittura, pur di provare a screditarmi, laddove non c’è riuscito democraticamente, usa l’arma del chiacchiericcio e della insinuazione. Fanno tutto loro. Loro, gli stessi che provano a presentarsi immacolati davanti all’opinione pubblica ma che, alla prima occasione utile per dimostrare la loro moralità, si rifugiano, vigliaccamente, dietro parole che di onestà intellettuale hanno davvero poco. Non è da questi ex che accetto lezione di moralità. Non è da chi sarà ricordato per avere generato una mediocre politica fatta di lotte tra bande che accetterò giudizi. Sanno bene, De Panfilis, Piccone, Di Cesare, Del Boccio e Tonelli, che la ricerca del potere e dell’affare non è mai, dico mai, appartenuto a me e a chi, oggi, milita nel Partito Democratico sulmonese. Io posso affermarlo non a parole, come fanno loro, ma con i fatti e sfido chiunque a dimostrare con i fatti, non con le insinuazioni e il pettegolezzo, il contrario. La loro accusa fatta di fango e di strumentale denigrazione, perciò, le rispedisco con forza al mittente visto che per me non è mai esistito il tempo del rancore inconsulto, che offusca la lucida e determinata capacità di ragionare che invece tutti, soprattutto gli investiti di responsabilità istituzionale, non dovrebbero mai smarrire”.
Il consigliere comunale Pd Mimmo Di Benedetto