PESCARA – Sono davvero tante le associazioni che a Pescara stanno facendo fronte comune contro la discussa tendenza (quantomeno discutibile) di diverse amministrazioni comunali, di intervenire spesso in maniera irrazionale sul patrimonio urbano, di cui fanno parte anche alberi considerati monumentali, storici.
Le associazioni che hanno fatto in massa fronte comune sono: Archeoclub d’Italia sede di Pescara – Italia Nostra sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara -Gruppo Unitario Foreste Italiane – G.U.F.I.- Associazione Mila Donnambiente – Le Majellane – Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio (CO.N.AL.PA), Comitato Strada Parco Bene Comune- Comitato Oltre il Gazebo No Filovia -Associazione Italiana Architettura del Paesaggio sezione Lazio Abruzzo Molise Sardegna (AIAPP LAMS)- La Gallina Caminante – Saline.Marina.PP1 di Montesilvano –L’Albero bello – Associazione Culturale DEVA – FIAB Pescarabici – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta- Touring Club Italiano – Club di territorio di Pescara.
In data 21 marzo un articolo dell’Ordine provinciale degli Agronomi di Pescara promuove a pieni voti il discutibile operato del comune in merito agli abbattimenti di alberi e altri interventi che stanno sconvolgendo il paesaggio verde urbano.
Il Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara stigmatizza fermamente che la istituzione di autogoverno di una libera professione, che dovrebbe essere imparziale, rappresentare tutti gli iscritti e non sposare pregiudizialmente la tesi di alcuno, intervenga a spada tratta a sostegno dell’operato dell’amministrazione comunale sul patrimonio arboreo cittadino a pochi giorni dalla la nomina a consulente del Comune dell’attuale Delegato per il Verde Urbano, le Foreste e i Sistemi Montani dell’ordine, l’agronomo Matteo Colarossi – scrive il Coordinamento -. La determina cui si fa riferimento è quella del 16/03/2023 riferita alla “Manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della viabilità interessata dal dissesto arboreo: Viale Kennedy, Via Regina Elena, Via Mezzanotte, Sottopasso di Via Paolucci”, affidata per un compenso di 10.400,00 euro, proprio all’agronomo Colarossi.
A giudizio del Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara, l’operato comunale è invece ampiamente criticabile per le pratiche distruttive, le sostituzioni di essenze autoctone con specie esotiche, le potature discutibili e le interferenze devastanti il patrimonio arboreo comune nella esecuzione di opere pubbliche. E’ singolare che un consulente del Comune invece di parlare a proprio nome, parli come rappresentante dell’Ordine per dare autorevolezza al suo contestabile parere – sostiene ancora il Coordinamento -.
Alle dichiarazioni dei rappresentanti dell’Ordine, il Comitato risponde che il piano di sostituzioni delle alberature in Pescara non rispetta i valori stessi della nostra comunità; assistiamo a un impoverimento dei servizi ecosistemici portati dalle grandi alberature, a scelte errate nella gestione del territorio e a continui tentativi di cementificare vari parchi cittadini. La crociata contro gli alberi di Pino, essenza storicamente identitaria del paesaggio pescarese, è significativa di questa dannosa linea che cambierà irreversibilmente l’ambiente urbano tradendo il nostro passato. Parlare semplicisticamente di sostituzioni delle alberature denota una mancanza della visione ecologica delle funzioni degli alberi.
Come mai i rappresentanti degli agronomi non hanno mai detto nulla pubblicamente sulle potature fuori stagione, sulle capitozzature, sulle palme messe a dimora a ridosso della Pineta e su altre discutibilissime scelte? E spiace dover constatare che nessun loro intervento si sia registrato neanche a difesa di preziose aree verdi, come il Parco 8 marzo, il Parco di Via della Fornace Bizzarri e gli orti urbani di via Santina Campana, tutti beni comuni importanti per l’intera comunità dei cittadini – conclude il Coordinamento.