PESCARA – “Nell’Abruzzo guidato Marsilio i settori energetico e idrico, attualmente in forte crisi, non sono stati adeguatamente inseriti nella nuova programmazione dei fondi europei 2021 – 2027. Questa Giunta targata centrodestra continua a dimostrarsi incapace di mettere a sistema le risorse”.
Ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che spiega nel dettaglio: “Con la nuova programmazione del FESR e FSE+ 2021-2027, predisposta dal Governo Marsilio, approvata dalla Commissione europea e recepita con DGR n. 90 del 21.02.2023, mi sarei aspettato una particolare attenzione nei confronti delle attuali problematiche in cui versato il comparto energetico e idrico in Abruzzo. Ma così non è stato, nonostante le opportunità legate dalle ingenti somme su cui la nuova programmazione può contare. Parliamo di oltre 1 miliardo di euro. Al contrario, così come è avvenuto per i fondi relativi al PNRR, anche per i fondi europei si è deciso di destinare somme esigue verso tali importanti servizi, sicuramente non sufficienti a coprire i reali fabbisogni.
“In particolare – continua Pettinari – dopo la grave crisi energetica, la nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027, avrebbe dovuto puntare all’implementazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, solare ed eolico, per raggiungere, tramite un massiccio investimento nel settore, l’autonomia energetica di cui l’Abruzzo ha bisogno. Autonomia che sarebbe in grado di tutelare i fabbisogni dei consumi delle famiglie e delle imprese e, al tempo stesso, di calmierarne i costi.
Un investimento necessario visto che l’Abruzzo, così come riportato negli ultimi rapporti statistici sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, pubblicati dal GSE e da TERNA S.p.A., si posizione agli ultimi posti tra le Regioni d’Italia, con una bassa produzione.
Eppure il Presidente Marsilio ha previsto uno stanziamento di poco più di 6 milioni di euro che, con l’aggiunta del contributo nazionale arrivano a poco più di 17 milioni di euro, per la costruzione di impianti per la produzione di energia solare in spazi pubblici e aree pubbliche passive. Parliamo di solo 1,5% del totale dei fondi disponibili di quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro. Ma la cosa appare ancora più incomprensibile se si pensa che, anche per i fondi del PNRR, questa Giunta ha deciso di stanziare solo un fondo di 5 milioni di euro per l’implementazione di impianti per la produzione di energia dal sole nelle cave dismesse.
Non è possibile perdere un’occasione così importante, data dalla disponibilità delle ingenti risorse della nuova programmazione europea e dei fondi del PNRR, per poter implementare la produzione di energia elettrica sul territorio, essenziale per la vita delle famiglie e delle attività imprenditoriali, creando nuovi posti di lavoro e nuove attività economiche, vista anche l’incertezza che oggi regna in tale settore a livello mondiale.
Se sul fronte energetico la Regione Abruzzo, a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, è carente, sul servizio idrico integrato la Giunta risulta non pervenuta!
A nulla sono serviti i miei inviti di oltre un mese fa, con il verificarsi della mancanza di precipitazioni nevose in montagna, ad intervenire rapidamente per attivare un tavolo di governo regionale con il compito di monitorare, programmare e coordinare le attività e i fondi necessari a contrastare la crisi idrica, unitamente ai Comuni, gestori del servizio e ERSI, oramai divenuta una costante in Abruzzo grazie ai cambiamenti climatici.
Una problematica, quella della crisi idrica, dovuta in Abruzzo anche in parte alle condizioni in cui versano le condotte idriche dei Comuni, spesso risalenti al dopoguerra. Registriamo una dispersione media di acqua di oltre il 47% e picchi in alcune zone anche del 70%. In tale contesto, e con l’opportunità delle ingenti risorse messe a disposizioni dalla nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027, mi sarei aspettato che il Presidente Marsilio prevedesse importanti risorse per l’ammodernamento delle condotte idriche e per la riduzione delle perdite.
Invece nel FESR + FSE+ 2021-2027, scopriamo che per l’ammodernamento del servizio idrico abruzzese sono stati previsti solo 10 milioni di euro che, unitamente al contributo nazionale arrivano a 25 milioni di euro. Una percentuale pari a poco più del 2% del totale dei fondi a disposizione. Totalmente insufficiente, anche considerando i circa 65 milioni già stanziati con il PNRR, a coprire i reali fabbisogni per avviare una sufficiente ristrutturazione delle condotte idriche, dai 250 ai 300 milioni di euro, come si evince dalle richieste avanzate dai gestori del servizio.
Non si può più rimandare l’investimento in tale settore nevralgico per la stessa esistenza dei cittadini abruzzesi, considerato che i cambiamenti climatici hanno trasformato il problema della crisi idrica da eccezionale a costante e anche quest’anno, a causa delle scarse nevicate, avremmo l’ennesima carenza di acqua in Abruzzo” conclude Pettinari.