PESCARA – Strada dei Parchi apprende con soddisfazione dell’attenzione che il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini sta riservando alle autostrade A24 e A25, in particolare alla loro messa in sicurezza. Una messa in sicurezza dichiarata urgente con una Legge del Parlamento nel lontano 2012 (la L. 228) e da allora rimasta sulla carta.
Tuttavia, Strada dei Parchi intende precisare che l’ultimo Piano Economico Finanziario, respinto dal Cipess, è stato predisposto proprio sulla base delle indicazioni ricevute dal Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili e non certo del Gestore. Il Concedente non ha tenuto in considerazione né i rilievi della Concessionaria che, già prima di presentare la proposta di PEF, aveva motivato il proprio dissenso sottolineando anche che gli aumenti tariffari per l’utenza sarebbero stati insostenibili, né il parere negativo dell’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti).
In dieci anni si sono succeduti ben 6 governi nazionali che non hanno saputo dare risposte in merito al PEF (scaduto dal 2013) e alla conseguente messa in sicurezza. Anche a Bruxelles che aveva richiesto chiarimenti per poter formulare un parere. Al punto che, due anni fa, lo stesso Ministero si è visto “commissariato” dal Consiglio di Stato con la nomina di un Commissario ad Acta incaricato dell’approvazione del PEF.
Proprio a causa del decennale stallo, Strada dei Parchi ha richiesto, nel maggio scorso, la revoca anticipata della concessione delle autostrade A24/A25. Una sofferta decisione presa a causa dell’evidente volontà del MIMS di non trovare una soluzione per definire un PEF che consenta la messa in sicurezza delle autostrade A24/A25 e che sia allo stesso tempo economicamente sostenibile per tutti.