PESCARA – “Ipotizzare un rinvio per l’istituzione della Nuova Pescara al 2027 è offensivo innanzitutto verso l’80% degli elettori che il 25 maggio 2014 si è espresso a favore votando SI nel referendum svolto in ognuno dei Comuni interessati.
Non solo: ma già la legge istitutiva prevedeva la nascita del nuovo Comune per il 2022, con una possibilità di proroga al 2024.
A questo punto, ipotizzare una “proroga della proroga”, spostando la data al 2027 – vale a dire a 13 anni dal referendum – significherebbe certificare l’incapacità dei nostri amministratori.
Da questo punto di vista, va dato atto al solo Senatore Luciano D’Alfonso di tenere dritta la barra verso il varo della Nuova Pescara nei tempi previsti dalla legge.
Se la nostra classe politica non riesce a rispettare i termini che essa stessa s’è data, non si cambia la legge: si cambia classe politica”.
Alessio Di Carlo
già Candidato Sindaco per “La Grande Pescara”