SULMONA – “La nostra lotta per il mantenimento in esercizio del Palazzo di Giustizia di Sulmona non si ferma ma accompagna, sostenendoli, i relativi emendamenti proposti alla legge di conversione del decreto milleproroghe. Noi di Direzione Sulmona non abbiamo interesse per il colore del gatto che prende il topo nell’ambito dell’auspicato ripensamento degli effetti della geografia giudiziaria che ogni forza politica in parlamento ha già dichiarato da tempo di voler modificare e, accogliendo con grande favore le attestazioni di solidarietà e di lavoro parlamentare e regionale che giungono a proporre soluzioni normative, chiediamo ai parlamentari, ai loro gruppi di appartenenza ed ai loro segretari politici di attivarsi affinché, uniti, a testimonianza della loro convinta vicinanza ai territori e nel rispetto della funzione parlamentare, dopo l’iter nelle commissioni non si giunga al voto favorevole nelle aule sul testo di conversione in legge del decreto, tantomeno per mezzo di quello di fiducia, senza che vi sia inserito l’emendamento che interessa la proroga dell’esercizio dei quattro tribunali abruzzesi. Questa è la risposta che ci aspettiamo dai parlamentari alla mancata disponibilità del governo al riconoscimento delle nostre buone ragioni affidate al Presidente di Regione Marco Marsilio”.
Elisabetta Bianchi – Direzione Sulmona