VILLALAGO – Riprende l’attività outdoor education rivolta agli scolari ed ai bambini (già iscritti ai percorsi didattici), nell’assoluto rispetto delle norme anti covid e di sicurezza sanitaria, della Riserva Naturale Regionale “Lago di San Domenico e Lago Pio” e dell’omonimo Centro di Educazione Ambientale.
“Si tratta -dichiara la Coordinatrice della Riserva e Referente del CEA Dott.ssa Di Paolo – di riannodare i fili di un programma educativo, interrotto per le ben note vicende connesse alla pandemia e per la sosta invernale, che si articolava in una serie di processi di sensibilizzazione ambientale di natura tematica per consentire l’acquisizione alle giovani generazioni di un’approfondita conoscenza del luogo in cui vivono (al fine di sviluppare anche il senso di appartenenza ad un’identità territoriale) e le necessarie informazioni per adottare buone pratiche comportamentali”.
“E così – ha proseguito la Di Paolo- si sono stati trattati temi relativi alle orme ed osservazione della fauna selvatica , al mondo delle api, al mondo dei rettili, al mondo degli insetti, all’osservazione floristica, alla prevenzione degli incendi boschivi, sul ciclo dei rifiuti, sui comportamenti da adottare in caso di avvistamento di fauna selvatica (orso, lupo, cervo etc.etc.), sulla piantumazione di essenze autoctone. A questo punto è necessario verificare la capacità di penetrazione del messaggio attraverso un laboratorio che renda ciascun bambino un ricercatore/ osservatore e studioso del suo territorio per meritare l’attestato di Esploratore. In poche parole ciascun partecipante verrà dotato di un kit contenete materiale utile alla sua ricerca e svilupperà la sua attività in un periodo di 30 giorni a margine del quale il suo lavoro verrà valutato in una sessione di gruppo”.
“La metodologia utilizzata – ha specificato la Referente del CEA- sarà in linea con i più recenti indirizzi formativi ed educativi del MIUR e dell’INFEA Regionale e si sostanzierà in una particolare ed innovativa forma che punta a creare le condizioni per lo svilupparsi di un senso di libertà responsabile attraverso processi di apprendimento focalizzati sull’esperienza e sulla volontà di partecipazione e sulla totale assenza di intermediazioni nell’apprendimento”.
“In conclusione – ha affermato la Coordinatrice- puntiamo a raggiungere i risultati: di un miglioramento del livello di conoscenza della natura e delle relazioni intercorrenti fra Uomo e Ambiente, di favorire la nascita di una nuova sensibilità ambientale che si sostanzi nella co-responsabilizzazione gestionale e consenta l’adozione di comportamenti che siano idonei a tutelare gli ecosistemi ed il Nostro Pianeta. Per quanto riguarda i bambini, il fine ultimo, risiede nella volontà di condurre gli stessi a sviluppare, secondo quanto già postulato, le diverse funzioni cognitive e sensoriali rispetto alle correlazioni intercorrenti con il sistema Ambiente inteso non solo come spazio fisico e naturale, ma l’insieme dei rapporti, delle interdipendenze e dei collegamenti con il resto mondo.
Segreteria Regionale Ambiente e/è Vita Abruzzo