PRATOLA PELIGNA – Elisabetta Liberatore è una realtà della poesia nazionale, ormai, visto l’inanellamento di premi che ha collezionato da quando, solo qualche anno fa, ha deciso di far conoscere i suoi componimenti.
Ora ultimo di una schiera prestigiosa, appunto, arriva la partecipazione al Premio Nazionale Nicola Zingarelli, ovvero di una competizione che si è fregiata dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, del patrocinio dell’Accademia della Crusca e della Casa Editrice Zanichelli. Sugli inediti soprattutto, resta tra i più prestigiosi premi italiani.
Tra i presidenti di giuria dello Zingarelli personaggi di rilievo in ambito letterario nazionale tra cui Roberto Cipriani, Francesco Sabatini, Nicoletta Maraschio, Vittorio Coletti, Claudio Marazzini, Giovanna Frosini, Paolo D’Achille.
Ora Elisabetta è anche tra i 10 finalisti dello Zingarelli XII edizione intitolata “Parole per tutti”, sezione poesia inedita. Una soddisfazione per se stessa ma anche per la terra che abita, la Valle Peligna, nello specifico Pratola poiché qui lavora come quadro direttivo di banca, la Bcc.
Tra gli altri riconoscimenti si diceva, val la pena ricordare le vittorie assolute al Premio di Letteratura Italiana Contemporanea, al Concorso Salvatore Quasimodo e al Concorso nazionale di Poesia di Ischia, tutte nel 2019. E questo in attesa di completare le sue prime raccolte.
Auguriamo alla nostra poetessa di ottenere anche qui un riconoscimento del suo valore letterario. Il trofeo dello Zingarelli è rappresentato da una spiga d’oro, simbolo allegorico: così come i suoi chicchi sono cibo per l’umanità, analogamente i vocaboli del dizionario della lingua italiana voluto e scritto da Nicola Zingarelli (dantista e filologo) sfamano il desiderio di cultura.