SULMONA – “Una pianificazione tanto veloce quanto improvvisata quella del nuovo mercato di Piazza Garibaldi che, non solo ha raccolto un’adesione esigua di 4 bancarelle, ma con l’aggiunta della chiusura totale al traffico ha sicuramente danneggiato i commercianti stanziali che lavorano sulla piazza stessa. Riteniamo che con un minimo di buon senso e soprattutto condivisione in più si sarebbero potute fare delle scelte diverse da parte della sindaca Casini del Comune di Sulmona che, almeno, non avrebbero recato danno a nessuno”. Considerazioni che appaiono nel testo di un comunicato firmato dal Coordinamento cittadino Lega Sulmona e dal Gruppo consiliare della Lega al Comune di Sulmona.
“Non solo raccogliamo quindi la protesta di quei commercianti che, per niente coinvolti dall’amministrazione comunale, hanno visto le vendite azzerate nella prima mattinata di mercato in un periodo già molto difficile ma, invitiamo la stessa amministrazione a ponderare meglio tecnicamente ogni tipo di scelta da compiere specie se legata all’emergenza coronavirus”.
“Sono sì soluzioni “provvisorie” quelle adottate per il mercato dallo staff comunale, ma non sono certo partite con i migliori auspici: in primis perché non l’hanno studiata. Prova ne è non soltanto la delibera venuta fuori in fretta e furia la notte prima del debutto, ma anche la constatazione che l’opzione adottata è letteralmente sproporzionata a causa del “troppo spazio interdetto”. Tanto che le scelte definitive andavano prese in base al “numero effettivo” degli esercenti coinvolti, non al numero teorico di chi poi, nonostante una turnazione altrettanto teorica, sulla piazza non ci sta”.
“Vero che la piazza era comunque chiusa durante i giorni di mercato, ma ora la differenza è che i giorni scelti sono maggiori, e la situazione di emergenza economica in cui versano tutti i commercianti locali non può essere ulteriormente aggravata. La sindaca ha rispettato in maniera piatta le nuove norme sulla sicurezza e non le ha contestualizzate. Anche perché ha scelto una soluzione sbrigativa e a costo zero che non ha coinvolto nessun’altra categoria professionale d’ambito tecnico, dato che esistono studi rodati e applicati ad altri contesti”.
“Pur passando sopra a queste ennesime imperfezioni si spera che, errori del genere, insistiti anche su una tempistica e una comunicazione mal applicate, non si verifichino anche per altri problemi di nuova natura gestionale che arriveranno, e che riguarderanno sempre il tema centrale di una città che versa in condizioni socio economiche sempre più critiche. Ma del resto se già la gestione dell’ordinario per questa amministrazione comunale è da sempre risultata difficile, non poteva andare meglio quella straordinaria”, concludono il Coordinamento cittadino e il Gruppo consiliare della Lega Sulmona.