SULMONA – “Si poteva fare di più e meglio. E bene ha fatto l’avvocato Nannarone a ricordare, immaginiamo non solo all’amministrazione comunale, quanto sia importante e necessario celebrare le battaglie irrinunciabili delle donne nella conquista dei diritti e sostenere le prossime sfide per la parità di genere. Pertanto, se concordiamo con l’ex consigliera di maggioranza, sull’importanza di tenere viva l’attenzione sulla violenza che spesso le donne vivono e ci impegniamo per far sì che il Comune di Sulmona sostenga con tenacia e solidarietà quante subiscono ogni tipo di violenza, non possiamo giustificare il modo in cui l’avvocato Nannarone ha deciso di trattare l’argomento. Ci offendono profondamente le parole della consigliera quando usa parole così furiose e aggressive che poco o niente hanno a che fare con l’argomento trattato e con buona pace della rivendicazione della non violenza (anche verbale) che spesso Nannarone esige.
Ma l’avvocato ci ha dato spesso esempio del suo modo singolare di agire: da tuttologa, quale si è scoperta, dovrebbe parlare in modo responsabile e invece, ogni argomento di confronto, si trasforma nell’occasione per sbraitare e scagliarsi indistintamente addosso all’amministrazione comunale senza preoccuparsi, minimamente, di dare rova delle parole che dice e che, spesso, come ha avuto modo di ammettere proprio l’avvocato, sono solo voci riportate da altri e mai provate. Eppure da avvocato, Nannarone, dovrebbe sapere che il pettegolezzo, il sentito dire, non possono essere argomenti su cui fare leva per provare a convincere gli altri della bontà delle sue affermazioni. Ma ormai è evidente ai più: l’avvocato preferisce solo strepitare e aggredire, pur di avere un briciolo di notorietà, anche se per “soli 15 minuti”.
I Consiglieri di Maggioranza