ABRUZZO – “Siamo partiti con il piede giusto e mi sembra che il territorio abbia dato una prima significativa risposta”. È stato il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, in collegamento da Bruxelles, ad aprire stamane all’Aquila la riunione del Comitato di sorveglianza FESR FSE Plus, l’organismo che valuta ed esamina l’andamento della programmazione europea alla presenza dei Rapporteur dei due fondi, Nadia Tempesta per l’Fse e Martina Steprnbauer per il Fesr.
Nel suo intervento il Presidente Marsilio ha posto l’accento “sulla difficile sfida che attende l’Abruzzo chiamato a programmare sul territorio misure per un miliardo di euro. Abbiamo avviato la nuova programmazione con risultati tangibili e con grande successo, calando nel giro di qualche mese sul territorio risorse per circa 180 milioni di euro. Le politiche di coesione – ha aggiunto il Presidente – raggiungono il proprio obiettivo solo se calate sul territorio e solo se riescono ad interpretare i bisogni dello stesso. Le risorse messe in campo e le risposte ottenute dopo la pubblicazione degli avvisi confermano che la partenza è quella giusta e che la nuova programmazione può dare l’impulso decisivo alla crescita dell’intera regione”.
I dati presentati al Comitato di Sorveglianza, da parte dell’Autorità di gestione Carmine Cipollone e dalla direttrice del Dipartimento della Presidenza Emanuela Grimaldi, confermano la capacità di una Regione in grado di calarsi con aderenza alle politiche di coesione richieste dall’Unione europea. I 180 milioni circa messi a bando per imprese, privati e enti locali nell’ultimo semestre 2023, che espleteranno gli affetti anche nei prossimi anni, sono solo il primo passo di una programmazione che per il 2024 prevede un impegno non secondario. Anzi lo sforzo prospettato dall’Autorità di gestione e le cifre messe in campo parlano di anno altamente impegnativo. Nel 2024 sul Fesr le risorse programmate sono 138 milioni di euro, sull’Fse Plus, invece, ammontano a 71 milioni. Ma sulla programmazione europea della Regione pesa la questione non secondaria del cofinanziamento regionale che ammonta al 18% dell’intera programmazione. La soluzione individuata per reperire le risorse prende il nome di Fondo sviluppo e coesione dal quale la Regione chiede di pescare le risorse necessarie. Per fare questo è indispensabile un’intesa con il Governo, che ha già dato il via libera a questa impostazione per altre Regioni. Per l’Abruzzo è solo questione di qualche mese.