SULMONA (ore 13:00) – Si potevano presagire dai toni del discorso del sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, che ha parlato per ultimo questa mattina, le sue dimissioni.
Perché ha iniziato col riepilogare i punti e i nodi di questa amministrazione, partendo da lontano, dall’inizio; ma anche per i toni della voce che, pur calma come al solito, esprimevano disunione verso alcuni consiglieri.
In precedenza aveva azzerato la giunta, il sindaco, altro presagio. Ma ma poi le parole nette: “Siamo arrivati all’epoca degli atti di coraggio”, rimettendo subito dopo formalmente il mandato. Ma ha anche parlato di servizio come “officium” Di Piero, nel senso latino di obbligo, nel senso traslato in parafrasi di… averle provate proprio tutte per non arrivare a questo punto.
Ed eccolo allora il punto, il capolinea, dopo quasi quaranta giorni di consultazioni che, a quanto pare, non hanno portato ad una soluzione condivisa.
In realtà il sindaco ha ancora venti giorni per ratificare le dimissioni, prima della nomina di un commissario prefettizio. In realtà, ancora, si è avuta l’impressione che questo sia stato l’ultimo reale tentativo del sindaco – visto che non ha parlato di dimissioni irrevocabili – rivolto sotto forma di “messaggio” a qualche consigliere. Il quale, in realtà ancora più evidente, la poltrona non la vuole proprio lasciare e che, allora, si dovrà piegare a soluzioni di minor attrito per mandare avanti la baracca.