ABRUZZO – “Un’opera infrastrutturale ritenuta prioritaria ed indifferibile, come la velocizzazione e l’aumento della capacità della linea ferroviaria Roma – Pescara, non può essere a rischio a causa del mancato rispetto delle scadenze, nel caso di specie riconducibile all’iter della Conferenza dei Servizi. In questo momento c’è bisogno difendere con forza proprio quella priorità e quella indifferibilità che non sono affatto venute meno”.
Questo il commento di Amelio Angelucci, Segretario Generale della Fit Cisl Abruzzo Molise, in merito alle anticipazioni di stampa che preannunciano lo stralcio dei Lotti 1 e 2 della linea ferroviaria Roma Pescara dai progetti finanziati dal PNRR.
“Pur apprezzando le certezze del Presidente Marsilio, il quale non nutre alcun dubbio sull’effettiva realizzazione dell’opera, come Federazione Trasporti della Cisl riteniamo indispensabile che tutti i portatori di interesse facciano quadrato attorno a questa fondamentale infrastruttura.
Da tempo come Fit abbiamo dato la disponibilità ad accordi sindacali territoriali o aziendali che siano di supporto alla realizzazione dell’opera stessa, intervenendo su ambiti della contrattazione aziendale utili al raggiungimento di un obiettivo condiviso, così come già fatto nel 2018 quando, anche attraverso intese simili, si raggiunse il traguardo di rispettare la data del 1 dicembre per l’apertura della Sala Controllo Circolazione ubicata presso la stazione di Pescara”.
Per Angelucci a tal fine servirebbe un Osservatorio di scopo:
“riteniamo importante proporre la costituzione di una cabina di concertazione e monitoraggio, un vero e proprio Osservatorio che possa coordinare azioni di supporto alla realizzazione dell’opera, coinvolgendo la Regione, le Associazioni di categoria ed il Commissario straordinario del Governo per la linea ferroviaria Roma Pescara, ovvero l’Ing. Macello. Troppo spesso si sono registrate iniziative simili ma di carattere locale, che avevano al centro interessi legittimi ma non collettivi.
E’ giunto il momento di riaffermare quanto la linea ferroviaria sia propedeutica allo sviluppo dell’intera Regione e delle aree interne in particolare, che solo attraverso un rilancio produttivo legato all’intermodalità del trasporto riuscirebbero a cogliere le opportunità che la trasversalità Tirreno Adriatico, unitamente alle ricadute positive scaturenti dalla costituzione della Zona Economica Speciale, è in grado di generare”.