In Abruzzo la pratica sportiva tra i minori è più diffusa rispetto al mezzogiorno, ma meno in confronto ad altre regioni. Approfondiamo l’offerta di strutture sportive nelle scuole della regione e in quali territori sono previsti i fondi Pnrr dedicati al loro potenziamento
In sintesi:
-Il 60,1% dei minori abruzzesi pratica sport in modo continuo o almeno saltuario.
-L’Abruzzo è 14esima tra le 20 regioni per pratica sportiva tra bambini e ragazzi.
-Nel 2020/21 il 29,6% degli edifici scolastici in Abruzzo aveva una piscina o una palestra. In Italia il 31%.
-Chieti è la provincia con più scuole con palestra, Teramo quella con meno.
-7 gli interventi sulle palestre scolastiche abruzzesi ammessi ai finanziamenti Pnrr, per fondi pari a 5,38 milioni di euro.
Lo sport ha un ruolo essenziale nello sviluppo di bambine e bambini, ragazzi e ragazze. Per questo è fondamentale il ruolo delle infrastrutture scolastiche per la pratica sportiva dei minori, in Italia come in Abruzzo.
L’attività sportiva incide sullo sviluppo fisico, psicologico e sociale dei minori, contribuendo a una crescita sana ed equilibrata, ma anche alla possibilità di instaurare relazioni con i coetanei e gli adulti.
Purtroppo, per cause disparate – dalla mancanza di interesse o di tempo alla carenza di impianti sportivi, dai motivi di salute a quelli economici – sono molti i bambini che non praticano alcuna attività sportiva nel tempo libero.
La pratica sportiva tra bambini e ragazzi in Abruzzo
In Italia poco meno del 60% dei giovani tra 3 e 17 anni pratica sport nel tempo libero, in modo continuativo o almeno saltuario. L’Abruzzo si presenta in linea con questa media, con il 60,1% dei residenti di quell’età che fanno sport.
Un dato quindi poco superiore a quello nazionale, e che supera – spesso di gran lunga – quello di gran parte delle regioni del mezzogiorno. È nella parte meridionale del paese che la pratica sportiva tra i minori appare infatti meno diffusa. La svolge solo la metà dei ragazzi calabresi (51,5%), pugliesi (50,8%). E meno della metà di quelli lucani (47,3%), siciliani (44,8%) e campani (41,4%). In confronto con la Campania, il dato abruzzese si colloca quasi 20 punti al di sopra. Tuttavia, è inferiore di oltre 10 punti rispetto ad altre regioni, prevalentemente dell’Italia settentrionale. [grafico]
In rapporto a questi territori, vi sono margini di miglioramento importanti, che chiamano in causa anche il ruolo delle palestre scolastiche. In primo luogo perché, per i bambini e i ragazzi meno attivi, la pratica sportiva in ambito scolastico è purtroppo il principale – se non l’unico – momento dove fare movimento in modo strutturato.
Inoltre, non va sottovalutato che le palestre scolastiche possono essere potenzialmente utilizzate per attività extra-curricolari, anche pomeridiane.
L’offerta attuale di palestre scolastiche in Abruzzo
In Italia, in base ai dati raccolti dal ministero tra gli enti proprietari delle scuole per l’anno scolastico 2020/21, quasi un edificio scolastico su 3 dispone di un qualche impianto sportivo, come una palestra o una piscina. Circa il 31% degli oltre 40mila edifici attivi ne ha infatti una annessa.
Una quota che supera di poco quella dell’Abruzzo, dove per il 29,6% degli edifici scolastici è stata dichiarata in quell’anno la presenza di palestre. Da notare come questa indicazione non significhi che gli alunni che frequentano le altre scuole non abbiano accesso alla palestra, in altri istituti o in impianti sportivi del territorio. Tuttavia è un riferimento utile per valutare la densità di strutture per fare sport in ambito scolastico.
Densità che è molto differente tra le diverse province abruzzesi. Nel chietino, quasi il 36% degli edifici scolastici ha una palestra o una piscina annessa. Quota che cala a circa un terzo del totale nel pescarese (32,9%) e scende sotto la media regionale nella provincia dell’Aquila (26,75%) e in quella di Teramo (20,9%).
Confrontando i dati comune per comune, si nota come i capoluoghi confermino la tendenza già vista a livello provinciale. Nei comuni di Pescara e Chieti, circa 6 edifici scolastici su 10 hanno impianti sportivi annessi. Nelle città dell’Aquila e di Teramo la quota scende attorno a uno su 10, con rispettivamente l’8,8% e il 13,3% del totale. (la mappa delle palestre in tutti i comuni d’Abruzzo)
In 23 comuni su 305 tutte le scuole presenti hanno annesso almeno un impianto per fare sport. Si tratta soprattutto di piccoli comuni, prevalentemente interni, sul cui territorio è presente un solo edificio scolastico statale.
Cosa prevede il Pnrr per le palestre scolastiche della regione
Per ciò che concerne le palestre scolastiche, complessivamente sono 7 gli interventi ammessi sul territorio abruzzese, in base alle graduatorie dei bandi pubblicate, per un totale previsto di 5,38 milioni di euro.
La maggior parte, 5 su 7, rientrano nella graduatoria dedicata alla messa in sicurezza delle palestre esistenti. In particolare saranno destinati alla riqualificazione di strutture sportive scolastiche già presenti circa 1,5 milioni di euro previsti per il comune di Morino (L’Aquila), 471mila per quello di Cermignano (Teramo), e 326mila per quello di Cerchio (L’Aquila).
Sempre per interventi di riqualificazione saranno destinati 120mila euro alla provincia di Pescara e quasi 815mila per quella di Teramo, per scuole di loro competenza. (la tabella con tutti gli interventi)
Vi sono poi 2 interventi che rientrano nella graduatoria dedicata alle nuove costruzioni, entrambi ammessi con riserva in graduatoria. Il primo è un intervento di demolizione e ricostruzione previsto dal comune di Paglieta, nel chietino, per un valore di 1,13 milioni di euro. Il secondo è destinato alla provincia di Teramo. Si tratta di una nuova costruzione di impianti sportivi scolastici per un importo richiesto di 980mila euro.
Se si sommano gli importi dei 7 interventi ammessi al finanziamento si ottiene il valore complessivo di circa 5,4 milioni di euro. Di questi, quasi 2,3 milioni sono destinati a comuni in provincia di Teramo o all’ente provinciale stesso. Facendo di quest’area dell’Abruzzo – come abbiamo visto quella con minore densità di palestre per scuola – anche quella con i maggiori finanziamenti previsti dal Pnrr sugli impianti sportivi scolastici.