L’AQUILA – “È davvero incredibile quanto accade in tema di appalti pubblici oggi in Italia: cantieri fermi e commesse pubbliche bloccate per il mancato adeguamento dei prezzi, ormai alle stelle per le conseguenze della pandemia e della guerra in Ucraina. Una norma, peraltro tardiva, potrebbe far ripartire il comparto. Ma non per la ricostruzione post terremoto dell’Aquila 2009″.
È la denuncia dell’ingegnere Michele Suriani, responsabile del dipartimento Infrastrutture e PNRR della Lega in Abruzzo e candidato alle elezioni amministrative dell’Aquila del prossimo 12 giugno, a sostegno del sindaco, Pierluigi Biondi, e della coalizione di centrodestra.
“Quello che è stato da anni denominato ‘il cantiere più grande d’Europa’ – spiega Suriani, che di professione fa il funzionario comunale – è stato tagliato fuori dalle misure sul giusto e necessario adeguamento prezzi, a differenza di quanto fatto per il cratere del terremoto 2016 e 2017 del Centro Italia. Un fatto inspiegabile perché tutte le imprese sono stressate dal rincaro e dalle difficoltà nel reperimento dei materiali, dall’aumento delle spese, dalle difficoltà nella ricerca di personale. Finalmente, a seguito della congiuntura internazionale riconosciuta e dettata dalla pandemia e dalla guerra, lo Stato ha definito una misura normativa in grado di dare respiro alle ditte impegnate nei lavori pubblici, applicando un aumento alle voci dei prezziari regionali”.
“Misura indispensabile – aggiunge Suriani – che però non è applicabile ai lavori di ricostruzione privata post sisma 2009 a L’Aquila. Qual è la ratio per cui lavori eseguiti con finanziamenti pubblici a seguito del sisma 2016 dovrebbero essere avvantaggiati rispetto alla stessa tipologia di appalti conseguenti al sisma del 2009? Come è mai possibile che il legislatore abbia dimenticato L’Aquila?”.
Suriani sottolinea che “è bello poter finalmente passeggiare nel centro storico della città senza nessun camion nei percorsi pedonali, ma questo deve accadere a ricostruzione finita, non per colpa di cavilli amministrativi che stanno bloccando i lavori. La Lega e il Dipartimento che guido, sono al lavoro per produrre le opportune osservazioni a sostegno dei costruttori, impegnati nella difficile e annosa ricostruzione della nostra città dopo il sisma del 2009, e di tutti i cittadini dell’Aquila che meritano, finalmente, una città riqualificata e pronta per il rilancio che merita”, conclude il candidato del Carroccio alle elezioni del 12 giugno.