PRATOLA – “Nessuna pace può essere preparata armandosi. Se vogliamo cambiare le cose dobbiamo modificare il detto latino in: Si vis pacem, para pacem. Con le armi non è possibile una risoluzione pacifica dei conflitti”. È questo il messaggio che ha voluto lasciare Moni Ovadia, in occasione della XIII Edizione del Premio Nazionale Pratola 2022, andato in scena sabato 21 maggio, al Cinema Igioland di Corfinio.
Una manifestazione, quella peligna, che si conferma come uno degli eventi più seguiti della regione abruzzese e che nel corso degli anni ha acquisito una dimensione internazionale, grazie alla partecipazione costante di importanti personalità. Personaggi che nel proprio ambito lavorativo rappresentano un punto di riferimento, impegnati quotidianamente a rendere più sana e vivibile la nostra società e il nostro Paese. Diverse le sezioni che hanno caratterizzato l’evento, curato da Ennio e Pierpaolo Bellucci e dall’Associazione Futile Utile. Ad aprire la manifestazione, presentata da Luca Di Nicola, l’esibizione del soparano Chiara Tarquini. L’intrattenimento musicale è stato affidato al Circolo Musicale Banda “I Leoncini D’Abruzzo”.
Pace, Solidarietà, Diritti Umani e Impegno Civile i temi principali della kermesse 2022. Proprio Moni Ovadia ha ricevuto il riconoscimento per la Sezione Impegno Civile, Sociale e Culturale. Attore, poeta, musicista, sempre dalla parte dei più deboli. Da anni si batte a difesa dei diritti dei popoli. Per la Sezione Giornalismo e Carta Stampata il premio è andato ad Antonio Padellaro, editorialista de Il Fatto Quotidiano.
“Dobbiamo essere capaci di raccontare i fatti in maniera obiettiva – ha detto Padellaro – C’è un timore diffuso per il futuro, a causa della guerra. Sia per le conseguenze economiche, sia per quelle sociali. Il nostro governo dovrà capire quale direzione seguire”. A ricevere il riconoscimento per la Sezione Solidarietà è stata Sabrina Prioli, che ha poi ricordato il suo impegno quotidiano a difesa dei diritti dei più deboli e delle donne vittime di violenza. La Prioli si batte da diversi anni per chi, in ogni angolo del mondo, lotta per la propria libertà. Sempre al fianco dei più deboli ed emarginati. La sezione Ricerca Scientifica ha visto premiato Vito Di Cioccio, originario di Pratola Peligna, responsabile della ricerca e dello sviluppo tecnologico di Achilles Vaccines, azienda senese, leader nel campo dei vaccini. Di Cioccio ha dato un contributo fondamentale alla battaglia per contrastare il Covid 19. “La scienza ha vinto una grande sfida – ha detto Di Cioccio – quella contro il virus. Grazie a tanti ricercatori e ricercatrici. Abbiamo imparato anche come fronteggiare una situazione così grave come la pandemia”.
Altri due importanti riconoscimenti in ambito giornalistico sono stati attribuiti a Federico Buffa, per la sezione Giornalismo Televisivo e Cultura e ad Andrea Fusco, per la sezione Giornalismo Sportivo. Buffa, volto noto di Sky Sport, impareggiabile storyteller che ha saputo raccontare le storie degli uomini e gli accadimenti sportivi, ridefinendo il modo di fare giornalismo. Fusco, giornalista di punta di Rai Sport, segue da anni i principali avvenimenti sportivi mondiali. Telecronista, conduttore, dal ’92 ad oggi ha partecipato a otto edizioni delle Olimpiadi estive. La sezione Pace ha visto protagonista il console della Repubblica di Tunisia a Napoli, Beya Ben Abdelbaki, da sempre impegnata a rafforzare i legami di amicizia tra Italia e Tunisia e a promuovere i valori della pace e dei diritti umani. Per la sezione Spettacolo è stato premiato il direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo, Giorgio Pasotti. Uno dei volti più conosciuti del cinema italiano. Attore, autore raffinato, uomo di teatro, profondamente legato al territorio abruzzese.
A Libera, nata da un’idea di Don Luigi Ciotti, rete di associazioni che da anni si batte contro le mafie, è stato attribuito il premio per la sezione Impegno Civile. Libera, presente con numerosi presidi in tutto il territorio italiano, in Abruzzo e in Valle Peligna, proprio a Sulmona. Rosa Nicoletta Tomasone, presidente del Centro culturale “L. Einaudi”, ha ricevuto il riconoscimento per la sezione Cultura. A Beppe Frattaroli è andato il premio per la sezione Musica. Originario di Bugnara, è tra i più eclettici cantauatori del panorama italiano. Spazio riservato anche all’Arte, con il premio a Roberto Di Jullo. Pittore, incisore, scenografo, originario del Molise ma da sempre legato alla regione abruzzese e a Pescocostanzo.