ABRUZZO – Inviata una nota da parte della CISL FP Abruzzo Molise all’attenzione del governatore Marsilio e di tutti i componenti del Consiglio regionale, in cui si manifesta grande preoccupazione per le imminenti scadenze che incombono sui lavoratori precari della giustizia, ovvero per tutti gli operatori giudiziari che dal prossimo 27 giugno vedranno scadere lo contratto a tempo determinato.
“Si tratta degli ex tirocinanti della giustizia – scrivono i sindacati – di cui la Regione Abruzzo si è fatta carico, seppur con diverse interruzioni, per ben 10 anni, a partire dal 2011 fino all’ultimo percorso che si è concluso nel mese di gennaio dello scorso anno, riconoscendo loro, durante la fase pandemica, anche due mensilità di indennità covid.
Nonostante l’elevato numero di assunzioni effettuato nei giorni scorsi grazie ai fondi del PNRR, la situazione degli uffici giudiziari, abruzzesi e non solo, rimane sempre critica, soprattutto per gli uffici requirenti, per i Tribunali di Sorveglianza e per i Tribunali dei minorenni, perché tali investimenti sul capitale umano destinato a risollevare le sorti della macchina della giustizia, in realtà sono ad appannaggio esclusivo degli uffici giudicanti (CdA e Tribunali ordinari); non a caso, numerosi capi uffici, compresa la Presidente della Corte d’Appello abruzzese, hanno segnalato al Ministero il rischio di mandare ancora di più in affanno il “Sistema giustizia” con il venir meno del contributo prezioso, spesso determinante, di tale personale le cui competenze non possono e non devono essere disperse.
Come ben ricorderete, la Cisl FP Abruzzo Molise non si è mai tirata indietro nel rivendicare il giusto riconoscimento a chi per anni ha lavorato sotto la forma mascherata del tirocinio, ed è per questo motivo che chiede alle S.S.L.L di adottare ogni utile iniziativa al fine di sollecitare il Governo ad attuare provvedimenti che, per lo meno nelle more della definitiva stabilizzazione, garantiscano la proroga dei contratti in scadenza.
Pertanto – concludono i sindacati – fermo restando che non verrà mai meno il nostro impegno continuo e costante sino a quando non sarà raggiunto il risultato auspicato, siamo a chiedere un Vostro intervento istituzionale finalizzato a garantire le giuste tutele delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”.