SULMONA – “La sopravvivenza della Città di Sulmona nel contesto economico e sociale dipende dalla visione olistica e lungimirante di una pianificazione di armonica rete di tutti i servizi che purtroppo così come non si è rintracciata nella precedente amministrazione comunale non se ne percepisce il germoglio nemmeno nell’attuale guidata dal Sindaco Di Piero che brilla per l’assenza di ogni dibattito fuori e dentro il Consiglio Comunale con l’inerzia persino delle forze di opposizione.
Mai arrivati così vicini alla chiusura dell’esercizio del Palazzo di Giustizia di Sulmona in un momento storico di grandi stravolgimenti infrastrutturali ed energetici. Infatti proprio a causa dell’incertezza della epocale fase di transizione sulle modalità di collegamento infrastrutturale, per la rivisitazione del tracciato autostradale A24-A25 con lo studio annunciato della prospettata soppressione del casello autostradale di Pratola Peligna-Sulmona e l’incertezza di una autentica velocizzazione dei collegamenti ferroviari Sulmona-L’Aquila attraverso la sperimentazione della alimentazione dei treni ad idrogeno prevista nel PNRR, nonchè l’attuale impossibilità di processare digitalmente in ambito penale e civile ogni fase dei riti, la geografia giudiziaria ed in particolare la salvaguardia del Tribunale di Sulmona deve entrare negli obiettivi di strategia territoriale all’attenzione del governo.
È infatti impensabile, specie in epoca di pandemia da Covid 19 e con il forte aumento del prezzo del carburante, pretendere di modificare la competenza del giudice naturale trasferendolo da Sulmona a L’Aquila. Sacrificare il tempo ed il danaro di migliaia di cittadine e cittadini di tanti Comuni in area montana sull’altare di scelte infrastrutturali di collegamento, energetiche e digitali ancora da pianificare e rendere esecutive e che però costringono dal 2022 a movimentare migliaia di persone accentrandole negli Uffici di L’Aquila non si sa bene su quale futuribile via di collegamento è una scelta miope che sacrifica il diritto alla Giustizia rifiutandosi di prendere atto dello stato scadente delle forme di collegamento e dello stato delle infrastrutture attualmente a disposizione delle popolazioni interessate e stressate da queste scelte strategiche.
Noi di Direzione Sulmona chiediamo a gran voce che le scelte di salvaguardia dei tribunali abruzzesi fatte dai parlamentari con gli emendamenti di proroga inseriti nella legge di bilancio siano fortemente tutelate e sostenute da una logica unitaria secondo una visione olistica dei servizi territoriali che devono essere difesi ad ogni costo dai loro gruppi politici di riferimento a sostegno del Governo Draghi. Intendiamo anche conoscere l’indirizzo politico strategico di ciascun gruppo di maggioranza del Governo Draghi PD, 5 Stelle, Italia Viva, Forza Italia e Lega – non a caso rappresentato nel Consiglio Comunale di Sulmona- che possa tutelare l’approvazione degli emendamenti di proroga all’esercizio degli Uffici Giudiziari abruzzesi.
Intendiamo infatti affermare il principio che sacrificare l’esistente senza che il futuro sia realmente a portata di mano è un prezzo inesigibile da parte del Governo Draghi che peraltro queste popolazioni non sono disposte a pagare; per questo chiediamo che i parlamentari, chiamati presto a raccolta a Sulmona, facciano fronte comune nel sostenere autenticamente i nostri diritti sino in fondo insieme alla mobilitazione di sindaci, sindacati, ordini professionali, alle associazioni di categoria affinchè, vinte le resistenze governative, con il contributo di tutti, il risultato sia finalmente portato a casa”.
Elisabetta Bianchi – Direzione Sulmona