SULMONA – “Il 14 settembre è iniziato il conto alla rovescia verso la chiusura del Tribunale di Sulmona previstaper tale data nel 2022, ma la battaglia combattuta in questi ultimi dieci anni dal Consigliodell’Ordine e dalle amministrazioni comunali che si sono succedute per la salvezza del nostropresidio giudiziario deve continuare, perché solo credendoci che l’obiettivo può essere conseguito.
In un momento di particolare attenzione ed ascolto da parte dei cittadini delle idee e delle proposte einiziative dei candidati Sindaci noi tutti, anche chi non ha mai sposato la causa né, pure se avvocato,mai partecipato alle tante assemblee aperte indette per scongiurare la chiusura, possiamo farcomprendere ai cittadini come la chiusura del Tribunale non sia una vicenda che riguarda solo gliavvocati o i dipendenti dell’ufficio, ma tutti i cittadini di Sulmona e della circoscrizione giudiziaria, perché le conseguenze di tale scellerato provvedimento ricadrebbero sull’economia dell’interacollettività e ciascun cittadino ne verrebbe colpito.
Con la chiusura del Tribunale andrebbe via anche la Procura della Repubblica, la PoliziaGiudiziaria ed il Commissariato di Pubblica Sicurezza, con un evidente indebolimento della tutelada infiltrazioni malavitose, favorite anche dalla presenza di un carcere di massima sicurezza.
Ma a subirne le conseguenze sarebbe l’intero tessuto economico, con perdita di indotto,conseguente alla immagine di non appetibilità del territorio, sprovvisto di presidi giudiziari, per chisu di esso vuole investire.
Anche i cittadini saranno direttamente penalizzati allorquando dovranno recarsi a L’Aquila anzichéa Sulmona per rendere una testimonianza, richiedere un certificato penale, per fare una rinuncia alla eredità, per fare una istanza al giudice tutelare per un minore o un interdetto. Tutte le categorieprofessionali che hanno attività collegate a quella giudiziaria, dai commercialisti ai tecnici,vedrebbero gravemente ridotto il loro lavoro.
Non vi deve essere indifferenza per il problema, perché quando mancano importanti servizi in una città, da quello della giustizia a quello della sanità, la stessa scivola nella categoria del paesone, e lastoria di Sulmona non lo merita.
Io darò il mio massimo impegno perché ciò non accada, sensibilizzando i rappresentanti politici deipartiti che mi sostengono a proseguire nell’impegno parlamentare affinché la proposta di proroga,già all’attenzione dei rami del parlamento, sia approvata, per poi lavorare assieme sul progetto direvisione teso a modificare lo scellerato taglio dei presidi giudiziari in Abruzzo, che non ha esempieguali in nessuna regione italiana”.
Vittorio Masci